“Turismo in caduta verticale, con il Veneto ai primi posti tra le regioni più colpite dalle conseguenze del covid sulle imprese del settore”. La conferma arriva da Federalberghi Veneto e dall’analisi di Demoskopika che registra nel Veneto l’emorragia più grave legata agli arrivi (mancati) dall’estero. “Ribadiamo al Governo la nostra istanza di massima attenzione, e alla Regione di rimanere al nostro fianco – dichiara il presidente regionale di Confturismo e di Federalberghi Veneto Marco Michielli – Lo studio di Demoskopika parla di 9,3 milioni di arrivi e 35,6 milioni di presenze persi tra gennaio e agosto del 2020, quando nel 2019 si era registrato un anno record con 20,2 milioni di arrivi e 71,2 milioni di presenze. In Veneto da gennaio a maggio, si registra un calo dell’80% delle assunzioni stagionali nei settori turismo e terme, e del 60% per i contratti a tempo determinato. Ed emerge anche un dato ‘di genere’: questa situazione sta penalizzando il versante femminile, considerato che il 60% dei dipendenti del settore è donna”.