Si chiude con 71.168 visitatori e 824 espositori la 60esima edizione del Salone nautico di Genova, il primo in epoca Covid e, finora, unico a essere aperto nel mondo. Una netta differenza rispetto al 2019, chiuso con 188.404 visitatori, ma che deve tener conto degli ingressi contingentati imposti dalle misure anti-Covid e dal maltempo che ha colpito la Liguria durante il weekend. “Siamo molto soddisfatti, con il massimo dei visitatori che potevamo raggiungere con le misure anti-covid”, ha commentato Saverio Cecchi, presidente di Confindustria nautica, nel tracciare il bilancio dell’edizione 2020 del Salone. “Non ci credevano in molti, ma a noi non è mai passato per la testa di non farlo: lo dovevano ai nostri soci e ai nostri espositori, che ci hanno creduto anche nei momenti più difficili”.
Sono stati 820 i giornalisti accreditati, 1.300 gli articoli pubblicati, sei le ore di servizi televisivi. Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Salone “è stato la prova della resilienza di questo territorio e delle sue imprese che riescono a trasformare le difficoltà in opportunità”.
“Questo nuovo patto sociale tra imprese, politica e cittadini”, ha aggiunto Toti, “dev’essere alla base di tutto quello che faremo nel nostro Paese, nei prossimi mesi”. E si è già al lavoro per le prossime elezioni: “Abbiamo un contratto decennale con Confindustria nautica per fare del Salone nautico di Genova, il salone del Mediterraneo, il più bello al mondo”, ha annunciato il sindaco, Marco Bucci, sottolineando che, dall’anno prossimo, “nella nuova darsena ci saranno 80.000 metri quadrati a disposizione in più e 200.000 nel 2022 alla fine dei lavori del waterfront: raddoppieremo gli spazi, 400.000 metri quadrati per un salone nautico credo sia un’opportunità unica al mondo”.
L’obiettivo, ha spiegato Bucci, è “dire sia a Cannes che a Montecarlo: venite a Genova, possiamo ospitarvi tutti”.