(di Tiziano Rapanà) Jennifer Di Vincenzo è la super esperta della cucina abruzzese. Divulgatrice per vocazione, Jennifer è una figura rinomata e amata nella sua regione. Conduce il programma Chef in cucina, per l’emittente Rete 8, e cura una collana editoriale di cucina abruzzese per il quotidiano Il Centro. È una bella bionda che rifiuta il topos cinematografico della svampita. Per lei, le donne devono mostrare le loro qualità intellettuali e culturali: la bellezza è ben poca cosa. Ha il senso dell’ironia e, soprattutto, dell’autoironia.
Una superesperta di cucina abruzzese come se la cava con i fornelli?
Bene. Durante il lockdown, ho registrato alcune puntate di Chef in cucina a casa mia: qui ho preparato i piatti della tradizione.
Qual è il tuo piatto forte?
Vado forte con le pietanze a base di pesce. E sono brava a fare il pane, la pizza.
Se non erro, la cucina abruzzese ha al centro del suo esistere i piatti a base di carne.
Sì, è vero in parte. Noi abbiamo una grande tradizione marinara.
Qual è il tuo piatto preferito?
Non puoi farmi questa domanda. E come se tu mi chiedessi a quale figlio tengo di più.
Non esageriamo. Dimmi almeno un piatto che ti piace mangiare.
Adoro la misticanza con il fagiolo tondino del Tavo e il peperone crusco.
Qual è il piatto che caratterizza maggiormente la cucina abruzzese?
I maccheroni alla chitarra alla teramana.
Qual è il miglior ristorante abruzzese?
Mi chiedi sempre cose difficili.
Suvvia, dammi una rispostina.
Non posso dartela. Ogni ristorante ha il suo valore aggiunto, ogni cucina proposta è unica e irripetibile.
Almeno dimmi qual è il tuo ristorante preferito.
Sono una fan sfegatata de “La bandiera”, un ristorante stellato che si trova a Civitella Casanova. Mi piace anche “Villa Maiella”, un altro ristorante stellato che è il fiore all’occhiello di Guardiagrele.
Dalle tue preferenze, deduco il tuo amore per la cucina stellata…
No, amo tutta la cucina. Tuttavia quando mangio fuori, voglio andare in ristoranti che propongono una cucina diversa dalla classica, che faccio in casa.
Come ha reagito il mondo della ristorazione alla sciagura del coronavirus?
Bene, anzi meglio del previsto. Eravamo tutti pessimisti, ma l’estate ha portato dei buoni incassi a tutti i ristoranti.
Come sarà il futuro della cucina abruzzese?
Un incontro tra la tradizione e l’innovazione tecnologica e culinaria.
Cosa vorresti dire ad un aspirante chef?
Questo non è un mestiere, ma una vocazione.