Il trend è in miglioramento ma il saldo della bilancia commerciale tra Emilia Romagna e Cina resta in deficit. “Puntiamo in 5 anni a diminuire progressivamente il saldo negativo, il completo bilanciamento è un nostro obiettivo di legislatura”, ha annunciato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla durante la presentazione, oggi a Bologna, del “Rapporto Cina 2020” presentato dalla Regione insieme alla Fondazione Italia-Cina. La Cina è il tra i principali Paesi importatori in Emilia Romagna, si rileva nel rapporto, con un valore complessivo che ammonta a circa 3,56 miliardi di euro nel 2019 (il 9,5% del totale import regionale), mentre fa registrare un valore inferiore come area di destinazione dell’export regionale, per un valore di 2,06 miliardi di euro (3,1% del totale regionale). Nonostante l’economia regionale sia caratterizzata da un marcato surplus delle partite correnti, l’interscambio commerciale tra Emilia Romagna e Cina fa quindi registrare ancora una situazione negativa, ma con un trend favorevole: l’export regionale verso Cina del 2019 è cresciuto del 49,5% rispetto al 2010, mentre l’import dalla Cina è cresciuto solamente del 10%. Le due voci principali dell’interscambio sono le produzioni meccaniche e la moda, e questo vale per entrambe le aree geografiche. “Diminuire progressivamente il saldo negativo nei confronti della Cina- afferma l’assessore Colla – fino ad un completo bilanciamento è un nostro obiettivo di legislatura. Per fare questo occorre investire massicciamente nella digitalizzazione dell’export e soprattutto nella partecipazione delle nostre imprese ai market place business to business e business to consumer connessi con la Cina”.