È stato il volo cargo TNT proveniente da Liegi ad “inaugurare” la pista di volo dell’Aeroporto Marconi di Bologna, chiusa al traffico aereo dalle ore 6.00 dell’11 settembre per lavori di manutenzione e riaperta al traffico aereo questa mattina alle ore 2.00, come da programma, per il primo atterraggio.
I lavori, che hanno comportato il rifacimento di un ampio tratto di pavimentazione della pista (per una lunghezza pari a 1.6 km), e dei raccordi “Charlie”, “Delta” ed “Echo” (per 1 km di lunghezza) con relativa riqualifica della segnaletica, hanno permesso anche l’installazione di circa 500 nuove luci di pista nell’ambito dell’ammodernamento del sistema di AVL – Aiuti Visivi Luminosi per guidare gli aeromobili in orario notturno o con scarsa visibilità.
Sono stati inoltre installati nuovi canali per lo smaltimento delle acque meteoriche e relativi pozzetti di raccordo e ispezioni, con 2,8 km di nuovi fognoli. Il cantiere per i lavori di manutenzione della pista volo hanno coinvolto 30 società con circa 450 persone e 350 mezzi impegnati su tre turni giornalieri, per garantire l’avanzamento dei lavori 24 ore al giorno.L’importo complessivo dell’investimento effettuato da Aeroporto di Bologna è di 10,7 milioni di euro, considerando anche gli interventi sui raccordi e gli interventi minori.
I lavori – informa lo scalo bolognese – erano già stati programmati prima del lockdown e non è stato possibile anticiparli in primavera, proprio a causa delle limitazioni derivanti dal lockdown stesso. Si è invece proceduto ad accorpare in questi lavori gli interventi sulla pista già programmati per il 2022, anno in cui quindi non si dovrà procedere ad una nuova chiusura dello scalo.