Sono quasi 6.000 le assunzioni previste dalle imprese nel mese di settembre in Friuli Venezia Giulia. È quanto emerge dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine e diffuse durante il “Mits day: diplomati Its e imprese si raccontano”a Udine. Dai dati è emerso che rispetto allo stesso periodo del 2019, la riduzione delle entrate programmate si attesta al -32,9%. “Un riavvio quindi delle attività particolarmente cauto – secondo gli industriali – ma segnali di ripresa si evidenziano per alcuni comparti dell’industria (alimentari e costruzioni). Il settore industriale in regione dovrebbe assorbire a settembre il 40,5% delle assunzioni complessive (34,6% in provincia di Udine), un valore ben superiore al dato nazionale, 29,7%, e del Nord Est 37,9%. Un dato che conferma il valore trainante dell’industria nella ripresa”. Quanto ai gruppi professionali richiesti, dai dati è risultato che il 26,1% delle assunzioni riguarderà in regione professioni con elevata specializzazione e tecnici (29,6% in provincia di Udine), il 26,9% impiegati e addetti alle vendite e nei servizi (28,8% a Udine), il 36% operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (32,1% Udine), l’11% professioni non qualificate (9,6% Udine). “Ancora una volta però – ha sottolineato la presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli – risulta elevata la difficoltà di reperimento di queste figure, attestandosi al 44,5% del totale, maggiore del dato nazionale, che invece si ferma al 32,5%. Gli iscritti e i diplomati Its sono troppo pochi e non bastano le lauree professionalizzanti, peraltro ancora in via di sperimentazione, a colmare questo gap. Abbiamo bisogno quindi di impostare subito una riforma complessiva perchè, al fianco delle università tradizionali lavorino istituzioni educative professionalizzanti in cui il ruolo centrale delle imprese sia riconosciuto”.