Per fare fronte all’emergenza Covid-19 dall’1 marzo al 30 giugno oltre 170 soluzioni di telemedicina e teleconsulto sono state introdotte nel Servizio sanitario nazionale. Questo il dato rilevato dall’Altems – Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica (Facoltà di Economia, campus di Roma) con l’Instant Report Covid-19 che dimostra come il processo di digitalizzazione dell’Ssn abbia subito una accelerazione le cui traiettorie dovranno essere accuratamente analizzate. La digitalizzazione della sanità è al centro dell’attenzione della collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Università Cattolica per lo sviluppo del nuovo Dottorato di Ricerca in “Health Services and Systems Research” (XXXVI Ciclo, presso la sede di Roma) nato in collaborazione tra la Facoltà di Economia e la Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli dell’Ateneo del Sacro Cuore. Ancora poche settimane prima della scadenza del bando di concorso di questo innovativo Dottorato attivato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per la selezione di 5 studenti e che si avvale del sostanziale supporto offerto da Intesa Sanpaolo. Il Dottorato, primo per il suo genere in Italia, intende formare ricercatori che siano intenzionati a partecipare ad una comunità multidisciplinare in grado di cogliere le sfide che caratterizzano i sistemi sanitari in tutti i paesi del globo. “Il nuovo dottorato – commenta Americo Cicchetti, Direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari della Cattolica – risponde all’esigenza di qualificare la ricerca scientifica a supporto della costruzione di sistemi sanitari sempre più performanti ed in grado di essere resilienti rispetto alle sfide che ci attendono. L’esperienza Covid-19, nella sua drammaticità, ha mostrato modelli di risposta estremamente eterogenei tra loro che hanno esitato in impatti per la salute, la società e l’economia, molto diversi”. Uno dei temi di ricerca centrali per il Dottorato in HSSR è la digitalizzazione e il contributo delle tecnologie per ottimizzare i processi di cura ma anche per programmare i sistemi sanitari. È questo uno dei temi dove l’interesse dell’Accademia converge con quello di Intesa Sanpaolo che ha contribuito per lo sviluppo del nuovo programma.(