Carraro ha chiuso il primo semestre con un fatturato di 215,9 milioni di euro, in calo del 28% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’ebit è positivo per 800 mila euro rispetto ai 17 milioni dei primi 6 mesi dello scorso anno, l’ebitda è di 11,1 milioni (contro i 27 milioni del primo semestre 2019). Il periodo si è chiuso con una perdita di 3,8 milioni a fronte di un utile dello stesso periodo del 2019 (5,6 milioni). La posizione finanziaria netta fine periodo è pari a 149,6 milioni, in miglioramento rispetto alla stessa data del 2019 (155,1 milioni) e in aumento, come da attese, rispetto al 31 dicembre scorso (123,6 milioni). Gli effetti del lockdown produttivo degli stabilimenti del gruppo, a causa del coronavirus a livello globale, hanno impattato in modo importante sui volumi e sui risultati che – sulla base del portafoglio ordini – sarebbero stati in linea con l’esercizio 2019, spiega la società. La visibilità sul portafoglio ordini per il secondo semestre 2020 evidenzia tuttavia una evoluzione positiva in ripresa rispetto al primo. Carraro in ogni caso ha allo studio la possibilità di ricorrere ad una nuova emissione sul mercato obbligazionario a sostegno di un programma di crescita per vie esterne. Obiettivi delle possibili acquisizioni: crescita dimensionale e sviluppo tecnologico al fine di ottenere una significativa accelerazione nel miglioramento dei risultati.