L’intera somma del Gulbenkian Prize for Humanity sarà devoluta alle popolazioni più colpite dalla crisi climatica. L’attivista svedese lo annuncia in un video su Instagram: “Spero che questo mi aiuti a fare di più”
Un milione di euro per salvare gli indios. E’ quanto Greta Thunberg devolverà alle organizzazioni che lottano in prima linea per un mondo più sostenibile attraverso la sua Fondazione.
Si tratta di una cifra imponente, “più di quanto avrei mai potuto immaginare”, spiega l’adolescente diventata famosa nei cinque continenti per il suo sciopero contro il riscaldamento globale raccontando cosa ha deciso di fare del Gulbenkian Prize for Humanity appena ricevuto in un video visto circa 950 mila volte su Instagram in quattro ore.
A beneficiare della donazione, con due prime tranches da 100 mila euro, saranno per prime le popolazioni indigene dell’Amazzonia, una delle aree più colpite dagli effetti del global warming legati anche alla deforestazione, che riceveranno aiuti medici per fare fronte all’emergenza Covid19 (tramite Sos Amazzonia) e il sostegno per fare sì che l’ecocidio venga riconosciuto come crimine internazionale (con Stop Ecocide Foundation).
E’ al “Sud del mondo” che Greta Thunberg destinerà i proventi del riconoscimento per il quale è stata selezionata tra 136 candidati in 46 Paesi dalla Calouste Gulbenkian Foundation, un’organizzazione filantropica portoghese che ogni anno dedica il premio a persone e gruppi il cui contributo è volto a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e l’impatto dell’uomo sull’ambiente.
Alla paladina della lotta per la sostenibilità è andato il plauso di Jorge Sampaio, presidente della giuria ed ex presidente del Portogallo, che l’ha definita “una delle figure più straordinarie dei nostri giorni” per la sua capacità di mobilitare le generazioni più giovani per il clima.
Venerdì scorso Greta ha celebrato la centesima settimana di proteste con una veglia solitaria di fronte al Parlamento di Stoccolma, dove nel 2018 aveva iniziato il suo sciopero dalla scuola che ha ispirato milioni di giovani in tutto il mondo. E anche se la protesta dei Fridays for Future è migrata online a causa della pandemia, gli sforzi per tenere alta l’attenzione continuano ad alimentare la protesta che si avvale anche del sostegno di esperti del clima e scienziati per obbligare la politica ad adottare azioni concrete contro il global warming.
Repubblica