L’agevolazione (in approvazione al Parlamento) vale 10 anni. Il Paese ha già raccolto due miliardi (per il 75% da cinesi) grazie ai Golden Visa garantiti a chi faceva investimenti immobiliari nel paese.
La Grecia sfida il Portogallo a colpi di sconti fiscali nella caccia ai pensionati stranieri. Il governo ellenico ha inserito nella proposta di legge di bilancio presentata la scorsa settimana in Parlamento una norma che prevede la tassazione secca al 7% per dieci anni dei redditi dei pensionati che trasferiranno nel paese la loro residenza fiscale.
Il prelievo avverrà in un’unica soluzione durante l’anno e la scadenza per la richiesta di “trasloco fiscale” per quest’anno (se come altamente probabile la legge andrà in porto) è prevista per il 30 settembre 2020.
La proposta di Atene ricalca – a maglie molto più larghe – quella approvata in Italia con la legge di bilancio 2019 che garantisce una flat-tax al 7% agli stranieri che vanno a vivere in Paesi del sud con meno di 20mila abitanti.
La Grecia per uscire dalla crisi economica aveva già approvato qualche anno fa un programma di Golden Visa che garantiva la cittadinanza agli stranieri che investivano almeno 250mila euro in proprietà immobiliari. Un progetto visto non proprio di buon occhio dalla Ue (che ha contestato piani simili di Malta e Cipro) ma che ha consentito di raccogliere circa 2 miliardi di euro, con un picco di 3.800 richieste nel 2019, per il 75% circa di cinesi che conquistano così un passaporto Ue.
Il risiko fiscale per conquistare i ricchi patrimoni dei pensionati europei vede invece fino ad oggi come vincitore assoluto il Portogallo grazie al programma che garantiva tasse zero per dieci anni sui redditi percepiti all’estero, Un sistema sfruttato secondo l’Inps da quasi 3mila italiani.
Il governo socialista di Antonio Costa ha però deciso dopo la vittoria alle ultime elezioni di ridurre lo sconto approvano (in modo non retroattivo) un’imposta secca del 10% per i redditi dei “residenti non abituali” stranieri.
Repubblica