Fca, interamente controllata da Fiat Chrysler Automobiles e altre società italiane del Gruppo FCA annunciano la sottoscrizione di una linea di credito da 6,3 miliardi di euro, a tre anni, con Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. Carlo Messina), la maggiore banca italiana, che sarà destinata esclusivamente alle attività nazionali del Gruppo e al sostegno delle oltre 10.000 piccole e medie imprese che costituiscono il settore automotive in Italia. Lo si legge in una nota.
La linea sarà garantita da Fca N.V. La linea beneficerà della garanzia per l’80% di Sace, l’agenzia italiana per il credito all’export, nell’ambito del Decreto Liquidità emanato dal Governo e sotto la supervisione del Ministero dell’Economia e Finanze – Mef e del Ministero dello Sviluppo Economico – Mise I fondi saranno disponibili al momento dell’emissione della garanzia di Sace. “In base ad un innovativo meccanismo – che potrebbe essere esteso ad altri settori di attività in Italia – tutte le erogazioni derivanti dalla linea di credito – prosegue la nota – saranno gestite attraverso conti correnti dedicati, accesi con Intesa Sanpaolo allo scopo di garantire supporto operativo per i pagamenti alle attività di Fca in Italia e ai fornitori italiani di Fca, sostenendo pertanto la ripartenza delle produzioni in Italia e la prosecuzione dei principali progetti di investimento negli impianti italiani del Gruppo e presso i propri fornitori. L’ecosistema automobilistico italiano rappresenta uno dei punti di forza, riconosciuto a livello mondiale, del Paese, oltre a essere uno dei maggiori bacini di know-how specializzato a livello industriale e commerciale in Europa. Questo comparto determina i maggiori investimenti in ricerca e innovazione del Paese ed è pertanto fondamentale per garantire la futura competitività economica dell’Italia in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici. Il settore automobilistico equivale a circa il 6,2% del Pil italiano e dà occupazione a circa il 7% dell’intero settore manifatturiero”. La nuova linea di credito, che si inserisce nell’ampio programma di Fca per il supporto di una ripresa in sicurezza delle attività in Italia, spiega ancora il gruppo “fa seguito a un periodo senza precedenti, in cui le azioni tempestive messe in atto per mettere al sicuro dipendenti, famiglie e comunità durante l’emergenza da Covid-19, hanno comportato il totale blocco della produzione e delle attività di vendita di Fca in Italia, con un inevitabile impatto sull’intero ecosistema automobilistico italiano”.
Pietro Gorlier, Chief Operating Officer per l’area Emea di Fca, ha dichiarato a commento dell’accordo: “Di fronte a una crisi senza precedenti, questo è un esempio dell’Italia che si unisce per salvaguardare un vitale ecosistema industriale. Il governo, la più grande banca del paese e Fiat Chrysler Automobiles si sono messe al lavoro per assicurare con la loro forza congiunta che l’intero sistema automobilistico italiano possa continuare a giocare il proprio ruolo nella ripartenza dell’economia italiana. Il 100% delle risorse che fanno parte di questo accordo sarà indirizzato al nostro business in Italia, quindi alle migliaia di imprese e alle centinaia di migliaia di lavoratori il cui futuro dipende dal rilancio del nostro intero settore, nel momento in cui noi proseguiamo nella trasformazione e nell’evoluzione verso un domani guidato dai motori elettrici e ibridi”.