Sono circa 130 mila la richieste di sospensioni di finanziamenti che Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. Carlo Messina) ha già accettato nell’ambito della moratoria messa in atto per sostenere i clienti a fronte dell’epidemia di Coronavirus; il totale dei finanziamenti residui collegato alle pratiche supera i 15 miliardi. Il gruppo ha raccolto e messo in lavorazione in poco più di un mese le moltissime richieste di sospensione di finanziamenti, mutui o prestiti personali pervenute soprattutto attraverso la modalità di sospensione a distanza, attivata da Intesa Sanpaolo già a metà marzo. È stata inoltre creata una una task force dedicata, che ha consentito ai clienti del gruppo bancario di inoltrare la richiesta di sospensione attraverso uno scambio di informazioni e documenti via telefono ed e-mail, direttamente tra il cliente ed il gestore. Da qualche giorno la modalità a distanza è stata estesa anche al web, con una modulistica scaricabile direttamente dal sito di Intesa Sanpaolo. Il processo consente di sospendere le rate dei finanziamenti per la sola quota capitale o per l’intera rata, per un intervallo che può andare da 3 a 9 mesi in funzione della durata dell’emergenza. Intesa Sanpaolo, sempre dal sito web, ha attivato la possibilità di chiedere l’anticipazione sociale per la Cig dedicata all’emergenza Covid 19, per tutti i clienti che hanno la domiciliazione dello stipendio. Tale modalità non richiede il passaggio in filiale, ha zero spese e zero tasso di interesse. In soli due giorni sono già 1.700 le richieste arrivate.