BUZZOOLE :NELL’INFLUENCER MARKETING IL SUCCESSO SI CREA CON LA TRASPARENZA
Una partita a scacchi con il tempo e i competitor, questa, che per il mondo del marketing digitale risulta essere ancora più complessa da affrontare, sopratutto in un periodo in cui qualsiasi attività promozionale potrebbe apparire come una strumentalizzazione dei disagi personali degli utenti, oltre che un’evidenza di poca sensibilità nei confronti di chi sta soffrendo.
Ai tempi del Coronavirus, come abbiamo detto più volte, la trasparenza nella comunicazione è una delle sfide più importanti che il mondo del business si trovi ad affrontare. Cercare di essere resilienti alla crisi, proporre nuove soluzioni e coinvolgere il proprio pubblico di stakeholder in questo momento particolare sembra essere quasi impossibile, ma se si è riusciti in passato a creare un rapporto solido con la propria community e se c’è fiducia nei contenuti proposti, forse c’è ancora una possibilità di successo, nonostante tutto.
Così, meglio essere onesti e sinceri ed è chiaro dunque come, ora più che mai, gli operatori dell’Influencer Marketing, le aziende, gli intermediari, i creator e i digital strategist debbano mettere in campo tutto il loro impegno per evitare di minare la propria credibilità, utilizzando una leva del marketing che stava continuando a crescere sensibilmente nel nostro Paese e nel mondo prima dell’avvento di questa emergenza sanitaria. Un tema, quello della capacità di essere senza segreti in un settore come questo, che abbiamo voluto approfondire meglio attraverso i nuovi dati della terza edizione dell’Osservatorio sul tracciamento delle campagne di Influencer Marketing in Italia realizzato da Buzzoole con lo scopo di analizzare l’andamento del mercato nei diversi settori e fornire ai brand i giusti strumenti per l’implementazione delle proprie campagne.
Anche nel 2019, infatti, lo studio dell’Influencer marketing solutions provider ha analizzato l’uso degli hashtag della trasparenza durante l’arco dell’anno, dando vita al white paper “La Trasparenza nell’Influencer Marketing” e sottolineando come evidenziare con chiarezza quando un post sia promozionale o meno, non sia più da considerarsi come uno svantaggio, ma anzi possa rappresentare proprio il vantaggio competitivo di non nascondersi dietro il dito dell’omissione, come è stato fatto negli ultimi anni. Un atteggiamento che, evidentemente, ormai gli utenti non sono più disposti a tollerare, come dimostrato anche da numerose ricerche a livello internazionale. Così, seguendo un termometro della reputation che cambia i propri valori, l’analisi anche quest’anno ha evidenziato settori, brand e influencer che si sono dimostrati più sensibili al tema, scattando una fotografia circa lo stato della trasparenza nell’IM in Italia. I risultati dello studio mostrano, così, numeri in costante crescita rispetto all’anno precedente: nel 2019 i post in lingua italiana contenenti gli hashtag #ad, #adv, #sponsorizzato, #sponsored, #inserzioneapagamento, #prodottofornitoda, #pubblicità, #advertising, sono stati 265.339 che hanno generato 274 milioni di interazioni, una produzione in crescita del 49% rispetto all’anno prima. In relazione ai volumi sviluppati mese per mese si nota una concentrazione delle attività trasparenti nel periodo pre-estivo con un picco a maggio di oltre 32.500 menzioni. Instagram rimane la piattaforma che registra il maggior numero di post trasparenti con il 69%, seguita da Twitter con il 25% e Facebook con il 6%. Per quanto riguarda invece le fonti delle interazioni, ben il 98% si è sviluppato su Instagram, segno che questa piattaforma si conferma anche nel 2019 il luogo più attrattivo per compiere attività di Influencer Marketing.
La ricerca mette in luce anche i settori che si sono distinti nell’utilizzo degli hashtag della trasparenza: la moda (abbigliamento e calzature) si mostra il mercato più attento con il 30% dei post prodotti. A seguire il beauty con una percentuale pari al 17,4% e accessori (borse, orologi e gioielli) con l’11%, entrambi in discesa rispetto al 2018 rispettivamente di oltre tre punti percentuali e 2,4 punti. Più in basso i contenuti afferenti ai mondi dell’intrattenimento che pesano circa il 9% (cinema, tv, gaming, leisure), quelli delle bevande (6,4%), del cibo (5,9%), della tecnologia (5,7%). Tra i settori meno trasparenti quello dei motori (2,9%) e del turismo (2%).
Anche per quanto riguarda il 2019, vengono attribuiti a Fedez i post che hanno ottenuto più interazioni. Al primo posto una gallery in compagnia della moglie, Chiara Ferragni, creata per sponsorizzare Fendi, che ottiene oltre 570.000 like. Al secondo posto, invece, una foto ironica scattata con un Samsung Galaxy S10 che totalizza oltre 540.000 like. Sul podio sale anche Elettra Lamborghini che, in occasione della sua partecipazione a The Voice of Italy, ha pubblicato una foto per pubblicizzare i prodotti Mac Cosmetics ottenendo circa 475.000 like. “Questa crescita delle campagne trasparenti è un segnale di una maggiore consapevolezza che fa ben sperare per il futuro, anche se rimane difficile tracciare le attività opache di Influencer Marketing, come quelle realizzate nelle Storie su Instagram, ma l’impegno di tutti gli attori della filiera potrà sicuramente migliorare il settore – commenta Vincenzo Cosenza, Head of Marketing di Buzzoole – Buzzoole crede che la trasparenza sia un valore per brand e influencer, per questo in tutte le campagne veicolate attraverso la nostra piattaforma tecnologica vengono automaticamente aggiunti gli hashtag appropriati”.