Dalle agenzie di viaggio a quelle immobiliari – dove la riduzione dei fatturati si aggira tra il 65 e il 70% – dall’abbigliamento alle professioni. Le categorie del terziario – rileva una nota di Confcommercio Udine – stanno pagando un prezzo altissimo all’emergenza sanitaria ed economica in corso e chiedono aiuto.
“Il comparto moda rappresenta oltre mille aziende in provincia di Udine e dà lavoro a circa 3 mila persone e gli ordini – spiega Alessandro Tollon, vicepresidente di Confcommercio e consigliere del gruppo Federmoda – si fanno con un anticipo di 6-9 mesi; dunque la chiusura forzata dei negozi, l’ultimo anello della catena, mette in crisi l’intera filiera”. Con la cassa integrazione in deroga per le aziende da uno a 5 dipendenti che mette almeno in parte al riparo i collaboratori, i problemi contingenti “restano – dice – quelli legati al pagamento di fornitori e affitti”. “Con gli incassi azzerati – aggiunge Tollon – è impossibile pagare i fornitori che hanno già prodotto e consegnato e, nella speranza di aprire prima dell’estate, si pone il tema dei saldi che iniziano i primi di luglio riducendo drasticamente la marginalità del commercio. L’accesso al credito con il sostegno di Confidi Friuli ci può aiutare a scollinare la tragica crisi, ma il sistema moda, già in difficoltà, soffre moltissimo”. La situazione “è pesantissima” anche secondo Lino Domini, capogruppo di Fimaa Confcommercio provinciale. “Servono azioni decise di sostegno: oltre al rinvio delle scadenze fiscali, contributive e delle utenze, è più che opportuno – sostiene Domini – reintrodurre la cedolare secca per le locazioni commerciali”. Sono gravissimi – aggiunge Confcommercio Udine – anche i danni subiti dalle agenzie di viaggio, effetto della paralisi dei trasporti, quelli aerei in particolare e delle professioni. “Le partite Iva, che siano lavoratori autonomi, micro imprese o professionisti, sono notoriamente privi di tutele – ricorda Fabio Passon, referente del gruppo Professioni di Confcommercio – ma in questo momento di crisi sanitaria che prelude una successiva forte crisi economica, anche noi abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni per poterci riprendere”.