I listini europei provano a reagire, ma dopo il boom iniziale i guadagni si fanno più moderati. Prometeia sulle misure Bce: “Possibili 75 miliardi di nuovo credito in Italia”. Male l’Asia: Tokyo chiude a -6,08%
Ore 10.40. Le Borse provano a rialzare la testa all’indomani di una delle sedute più difficili di sempre: la più nera per Piazza Affari, in tutta la sua storia, e la seconda peggiore di sempre anche per Wall Street, preceduta soltanto dal lunedì nero del 19 ottobre 1987. Una tempesta finanziaria che la Consob ha provato a tamponare in Italia introducendo per oggi il divieto di vendita allo scoperto per 85 titoli.
In mattinata le Borse ripartono positive: Milano sale del 5,51%, dopo un balzo nei primi minuti superiore ai 6 punti percentuali, con tutte le azioni del paniere principale in recupero. Segnali di ripresa anche sugli altri listini, che pure rallentano dopo il boom dell’avvio: Londra cresce del 2,7%, Francoforte dell’1,4% e Parigi dell’1,46%. Trend analogo per Wall Street: con i futures Usa che proiettano la Borsa americana verso una possibile ripresa dopo il tonfo di ieri.
Resta da vedere se questa parziale risalita durerà: da Unicredit ricordano che in sei dei sette venerdì che si sono succeduti da quando il Covid-19 è diventato l’argomento principale nelle sale di trading, alla fine il risultato della giornata è stato negativo. “Comprensibile, visto che non c’è molto appetito per il rischio nella seduta che porta allo stop degli scambi del fine settimana”, spiegano dalla banca.
Repubblica.it