L’università di Siena con più di 1700 corsi disponibili sulla piattaforma e-learning sta cercando di far fronte ai problemi derivanti dalla sospensione delle attività didattiche con procedure a distanza. Spiega il rettore Francesco Frati che “l’esperienza che l’Ateneo ha avviato negli ultimi anni con l’attivazione di un progetto di didattica integrativa e teledidattica si è dimostrata particolarmente utile per affrontare questo momento di emergenza per il Covid-19. Sul nostro sito web è disponibile la piattaforma tecnologica “Moodle”, tra le più diffuse nel mondo per la teledidattica e per supportare la didattica curriculare. Gli studenti vi possono trovare tutto il materiale opportunamente messo a disposizione dai docenti: dispense, video, filmati, Mooc, bibliografie, selezioni di articoli accessibili in formato elettronico, e-books, oltre ovviamente a registrazioni di lezioni. Molti docenti, – precisa il rettore – hanno chiesto in questi giorni di svolgere le lezioni in diretta streaming, pertanto contiamo di poter far fronte in maniera efficace alle esigenze dei nostri studenti”. Nei giorni che hanno preceduto la sospensione delle lezioni una task force dell’Ateneo aveva potenziato le piattaforme digitali con nuovi strumenti e redatto vademecum per agevolare la frequenza delle lezioni agli studenti impossibilitati a partecipare a causa delle limitazioni agli spostamenti. La programmazione delle attività è svolta in collaborazione con i direttori dei Dipartimenti, i direttori delle Scuole, il Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno, il Santa Chiara Lab, il Centro linguistico di Ateneo e tutte le strutture che erogano didattica, con l’obiettivo di rendere progressivamente sempre più ampio il numero dei corsi accessibili da remoto. Agevolazioni inoltre sono state introdotte per il personale tecnico e amministrativo. In particolare è stata prevista la possibilità di accedere, a fino al 31 marzo, al cosiddetto smart working per il personale con situazione di salute a rischio o diversamente abile o familiare di persone immuno-depresse. L’accesso allo smart working e ad alcune agevolazioni sulla flessibilità oraria è stato inoltre previsto per il personale con figli fino a 12 anni, per permettere di conciliare i tempi di vita e di lavoro e far fronte ai disagi dovuti alle misure di contenimento dell’epidemia. Al momento sono oltre settanta i dipendenti che hanno scelto questa modalità di lavoro.