All’età di 84 anni è mancato Jack Welch che fu alla guida di General Electric negli anni Ottanta e Novanta, portando la società ai suoi picchi di redditività e reputazione internazionale. Lo ha annunciato la rete televisiva Cnbc citando la moglie, Suzy. Welch, che si era guadagnato il soprannome di «Neutron Jack» per la sua abilità nel far sparire migliaia di posti di lavoro, così come la bomba al neutrone è in grado di far scomparire le persone ma non gli oggetti, ebbe in realtà la visione strategica di diversificare il colosso industriale anche nel settore della finanza e della consulenza. A partire del 1981, infatti, Welch ha trasformato GE in un conglomerato con interessi in diversi settori tra cui, l’intrattenimento (tramite NbcUniversal), la finanza (Ge Capital), la sanità, gli elettrodomestici e l’aeronautica.
Sotto la sua gestione la capitalizzazione di Borsa di General Electric esplose da 12 miliardi a 410 miliardi di dollari. Welch entrò in General Electric nel 1960 assunto come ingegnere della divisione materie plastiche. Nel 1972 divenne il più giovane «vice president» dell’aziende e fu nominato vicepresidente nel 1979. Nel 1980, l’anno prima che Jack Welch diventasse ceo, General Electric registrava un giro d’affari di circa 26,8 miliardi di dollari. Nel 2000, l’anno precedente la sua uscita dall’azienda i ricavi totali avevano raggiunto i 130 miliardi di dollari. Il 1999 fu il suo anno d’oro. E quell’anno il mensile Fortune lo nominò «Manager del secolo», mentre il Financial Times lo incluse fra i tre business leader più ammirati del mondo.
«Una leggenda, un mio amico e sostenitore». Donald Trump su Twitter ha commentato così la morte di Jack Welch, l’ex amministratore di General Electric scomparso all’età di 84 anni. «Insieme abbiamo stretto importanti accordi. Non sarà mai dimenticato. Le mie condoglianze alla sua splendida moglie e alla sua famiglia» twitta Trump.
Marco Sabella, Corriere.it