(di Tiziano Rapanà) Pare che stia per cominciare Sanremo. Quest’anno ricorre il settantesimo e pare che Sanremo si sia adeguatamente addobbata a festa per l’occasione. Se vi dico che non me ne importa nulla, vi interessa? Immagino che possiate leggere questa notizia come accessoria o addirittura superflua. Non m’intessa che a te non ti interessi, probabilmente qualcuno di voi penserà. E lo capisco eccome se lo capisco. Ma datemi la soddisfazione di vergare delle inutili righe su Sanremo che non guarderò. Sulle tante polemiche nate che finiranno tra 7 giorni, che mi regalano una convinta indifferenza. Sullo strano caso di Junior Cally del quale ne ignoro felicemente le gesta artistiche. Preferisco approfondire l’opera di Mozart, Vivaldi, ma anche Piero Focaccia e Robertino. Auguro tanta fortuna ad Amadeus e ai suoi autori, ma di Sanremo – lo ripeto – non mi importa nulla. Forse sarebbe il caso di pensare di chiudere la Kermesse, settant’anni sono tanti. Pure troppi. Comunque, nonostante questa mia esibita indifferenza resa nota un po’ a tutti, alcuni amici mi hanno chiesto delle opinioni riguardo l’imminente ritorno del Festival. Conoscevano la mia riottosità, eppure volevano smaniavano di sapere la mia opinione sull’arrivo della compagna di Ronaldo, sulla presenza di Junior Cally e via così. Non li ho contentati, io Sanremo non lo guarderò: ci vuole tanto per capirlo? E figuriamoci se mi metto a leggere e curiosare tra le polemiche. Preferisco occuparmi d’altro. Avrei voluto scrivervi del libro thriller di Bettino Craxi, Parigi-Hammamet epperò l’altro giorno, in una libreria, ho letto una decina di paginette e non mi ha convinto. Così non l’ho comprato e la cosa è finita lì. Avrei voluto parlarvi del Coronavirus, ma non sono sufficientemente informato. E dunque come dare una chiosa degna a queste inutili righe? Ci sono, ho trovato il modo. Un conoscente mi ha inviato su Whatsapp, il link di una petizione online. Detesto le petizioni, non servono a nulla, sono una fregatura. Eppure questa petizione dal carattere puramente simbolico mi piace. Riguarda Sanremo. La petizione chiede a gran voce la presenza di Red Ronnie, come direttore artistico, nell’anno sanremese che verrà. Ho aderito all’iniziativa e firmato. Di Sanremo non me ne importa nulla e figuriamoci se, con tutti i problemi che ci sono in giro, mi metto a battagliare per Red Ronnie come dominus creativo di Sanremo 2021. Tuttavia la stima che provo per il lavoro di Ronnie, mi ha spinto a firmare. Per quello che ha fatto per il mondo della musica, la mia firma è più che dovuta.