Il gruppo Nestlé ha intenzione di investire in Italia 50 milioni di euro all’anno dal 2020 al 2022: lo ha annunciato presentandosi alla stampa l’amministratore delegato della multinazionale per l’Italia, Marco Travaglia (nella foto). “L’Italia ha certamente un ruolo di prima classe all’interno del contesto economico internazionale, ma c’è bisogno di maggiore fiducia verso le aziende per mantenere questo potenziale”, ha detto Travaglia.
Come informa una nota, per misurare il ruolo dell’azienda nel Paese è stato condotto, in collaborazione con Althesys, uno studio che analizza il contributo di Nestlé alla creazione di valore condiviso per il sistema economico e sociale italiano considerando le attività svolte in tutte le fasi della filiera. In Italia, nel 2018, Nestlé ha prodotto un valore condiviso di 3.649 milioni, pari allo 0,2% del Pil. Quanto al volume d’affari calcolato sulla filiera, è pari a 7,5 miliardi di euro, di cui 2,2 generati direttamente dal gruppo. Le ricadute dirette del gruppo in Italia sono stimate in 797 milioni di euro, quelle indirette 1.771 milioni di euro, mentre quelle indotte 1.081 milioni di euro. e per quanto riguarda gli investimenti, sono oltre 200 milioni di euro in innovazione, formazione, efficienza e ambiente che Nestlé ha fatto nel nostro Paese nel triennio 2017-2019.
La contribuzione fiscale complessiva del Gruppo Nestlé in Italia (includendo IVA, Imposte e contributi lavoro, Imposte reddito società) è di 1.481 milioni di euro, ovvero circa lo 0,32% del totale delle entrate fiscali del nostro Paese. Il 74% dei fornitori di Nestlé è italiano. Il valore condiviso creato nel 2018 da questi fornitori è pari a 378,5 milioni di euro.
Un assistente medico virtuale lanciato da Microsoft lo scorso anno e utilizzato da operatori sanitari e laboratori negli Stati Uniti è stato sviluppato dal team del gigante tecnologico in Israele.
Il bot Microsoft Healthcare, basato sull’intelligenza artificiale, mira a fornire alle organizzazioni sanitarie assistenti sanitari virtuali per offrire un servizio migliore e consentire ai pazienti di rivolgersi al medico, se necessario, muniti di ulteriori informazioni sulle loro condizioni e dove cercare aiuto. Il chatbot è un “assistente di salute virtuale intelligente”, ha dichiarato Hadas Bitran, che dirige il team Microsoft Healthcare di 20 persone in Israele ed è stato la forza dietro al decollo del progetto.
Il bot “non mira a sostituire il medico”, o gli infermieri, ha detto. “Ha lo scopo di consentire ai pazienti di ottenere maggiori informazioni su cosa dovrebbero fare, qual è il prossimo passo. Ho questo sintomo, cosa devo fare, quanto è urgente?”
Il ministro Dario Franceschini ha reintegrato la direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, il direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo, e il direttore del Parco dell’Appia antica, Simone Quilici. Tutti e tre furono rimossi dal loro incarico dal precedente ministro, Alberto Bonisoli. Ad annunciarlo è lo stesso Franceschini nel corso di una conferenza stampa nella sede della Stampa Estera.
Sono 51 mila le ditte con titolare dalla Cina in Italia, cresciute del 13% in cinque anni, di queste 10 mila si trovano in Lombardia, dove nello stesso arco di tempo si è registrata una cresciuta del 18%.
E’ quanto emerge dai dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al terzo trimestre 2019. Prime per peso dei cinesi sul totale delle ditte individuali del territorio Prato (5mila su 16mila, 33%, +11% in cinque anni), Firenze (quasi 4mila su 51mila, 7,6%, +7% in cinque anni), Fermo (521 su 11 mila, 5%, +4% in cinque anni), Milano (5.662 su 124.142, 4,6%, stabili in un anno e + 21% in cinque anni), Rovigo (599 su 15.787, 3,8%, – 8,7% in cinque anni), Reggio Emilia (1013 su 27.629, 3,7%, +3,2% in cinque anni). Per Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Le attività di imprenditori cinesi, per la maggior parte sono ditte individuali, sono in crescita in cinque anni, in molti casi si tratta di imprese specializzate in alcuni settori, tra cui i servizi alla persona. I prodotti e servizi spesso sono dedicati alla comunità di appartenenza e contribuiscono a creare proposte nuove di mercato per gli stessi italiani”. “Anche attraverso queste imprese, a Milano si creano rapporti con i paesi d’origine e nuove occasioni di business e culturali, in un trend europeo e internazionale” aggiunge Accornero. I principali settori di specializzazione sono il manifatturiero con l’8% delle ditte individuali italiane gestite da cinesi, con un picco per Prato (78%) e a Milano un dato del 12%. Al secondo posto alloggio e ristorazione col 3,8% seguito dai cinesi e il picco di Prato col 35% e di Milano col 17%. Poi ci sono i servizi alla persona, come il parrucchiere col 3% sul totale italiano, col picco di Prato e di Milano col 12%. Nel commercio all’ingrosso pesano il 2% in Italia, il 17% a Prato, il 4% a Milano e Firenze.
Accordo fra Italian Independent e Cristiano Ronaldo: il gruppo fondato da Lapo Elkann per cinque anni avrà l’esclusiva sulla creazione e distribuzioni della prima collezione di occhiali a marchio CR7, che verrà svelata, in anteprima mondiale, in occasione di Mido 2020. “Oggi per me e per tutta Italia Independent è una giornata da ricordare: aver ottenuto la licenza eyewear CR7 è un tassello di straordinaria importanza nel nostro percorso di crescita. Creatività, velocità di esecuzione e sguardo verso il futuro sono i nostri ingredienti, una ricetta che ci ha portati a diventare una realtà in grado di attrarre brand riconosciuti a livello globale”, ha commentato Lapo Elkann. “Sono sempre stato appassionato di occhiali e ho sempre voluto avere una mia linea. Sono davvero entusiasta di collaborare con Italia Independent su questo progetto. Sono molto attento ai dettagli ed ho sempre lavorato duramente per raggiungere la perfezione in tutto quello che faccio. Abbiamo lavorato insieme durante l’ultimo anno sul design e sul processo creativo ed è incredibile come abbiamo condiviso la stessa attitudine e attenzione ai dettagli”, ha aggiunto Ronaldo.
Dopo la ‘grande recessione’ degli ultimi dieci anni, la ripresa economica si è rivelata “anemica”, sia pure con diverse gradazioni, in tutti i Paesi avanzati, a partire dall’Italia, tanto che per il nostro Paese si può dire che il 2019 sia stato l’anno del “’tilt del Pil” nazionale, come lo ha definito il 24esimo Rapporto sull’economia globale e l’Italia, promosso dal Centro Einaudi e Ubi Banca, e intitolato ‘Il Tempo delle incertezze’. Nessuno dei Paesi avanzati, si legge infatti nel Rapporto, al termine di questo decennio “è stabilmente ritornato alla ‘velocità di crociera’ precedente: la ragione deve essere cercata nei complessi cambiamenti strutturali, tecnologici, demografici e sociali delle economia sviluppate”. E l’Italia è riuscita a fare peggio rispetto alle altre economie avanzate, tanto da essere tornata alla fine del 2019 “in prossimità di ‘crescita zero’ a 10 anni dalla ‘grande crisi’ del 2019”, ovvero all’ultimo posto “della lista delle economie sviluppate, ordinate per crescita decennale del prodotto interno lordo”. Un risultato del genere, “che si protragga per dieci anni, non è mai frutto del caso”, hanno chiosato gli studiosi nel Rapporto curato dall’economista Mario Deaglio.
Un sistema avanzato e innovativo di moduli prefabbricati che permette la creazione di centrali per la produzione di energia sostenibile. Sono i nuovi motori Modular Block che dalla seconda metà di quest’anno saranno prodotti dallo stabilimento della Wartisla di San Dorligo della Valle-Trieste. Lo ha annunciato il presidente e ad di Warsila Spa Italia Andrea Bochicchio. Grazie alla loro flessibilità di combustibile e eco-sostenibilità, possono essere integrabili nei più diversi sistemi di reti elettriche, assecondando le più svariate esigenze. L’elevato livello di standardizzazione, configurabilità e scalabilità, permettono inoltre – spiega una nota – di garantire tempi di consegna ineguagliabili sul mercato: dalla fabbricazione del prodotto, al suo trasporto in container standard, alla stessa installazione in sito e anche al loro eventuale trasferimento in siti diversi dall’originale. “Il 2019 – afferma Bochicchio – è stato un anno molto impegnativo dovuto all’instabilità dei mercati in cui operiamo, ma riuscire a superare questi momenti dimostrando un’efficace resilienza a questi fattori esterni, diversificando il nostro portfolio produttivo con i Wartsila Modular Block, mi rende positivo per il futuro”.