Cresce la domanda mondiale di prodotti lattiero caseari (+2,5%) e questo potrebbe mantenere la stabilità dei prezzi globali, almeno per il primo semestre. Si tratta delle previsioni di Clal.it, portale di riferimento del settore a livello internazionale, in vista di Fieragricola. La stabilità dei prezzi è dovuta principalmente, oltre alla domanda in crescita, a un aumento della produzione relativamente modesto. In particolare, nel periodo gennaio-novembre 2019 la produzione di latte dei primi Paesi esportatori per volume (Argentina, Australia, Bielorussia, Cile, Nuova Zelanda, Ucraina, Ue-28, Usa, Uruguay) si è attestata a 276,39 milioni di tonnellate, in diminuzione dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2018. Nei primi 10 mesi del 2019 si attesta a livello globale un deficit produttivo in Milk Equivalent (equivalente latte, formula che comprende polvere di latte intero, formaggi, polvere di latte scremato più burro e latte alimentare) di oltre 6 milioni di tonnellate.
La Cina, principale Paese importatore nel settore lattiero caseario a livello mondiale, anche nel mese di novembre ha segnato un’accelerazione dell’import di burro (+108% su base tendenziale), latte confezionato (+7%), polvere di latte intero (+55,8%), formaggio (+20%). Anche l’Italia ha beneficiato di questa accelerazione delle importazioni e tra gennaio e novembre 2019 ha inviato 4.327 tonnellate di latte confezionato, +29,6% sul 2018. Boom anche per crema e panna, +160,84% per una quantità che sfiora le 900 tonnellate. Se le prestazioni sono interessanti, l’Italia rimane tuttavia lontana rispetto ai Paesi top exporter come la Nuova Zelanda nel settore creme di latte con 81.857 tonnellate (+53,29%) e la Germania nel segmento del latte confezionato, con 232.022 tonnellate commercializzate fra gennaio e novembre 2019 (+55,69%). Se fra gennaio e ottobre 2019 le consegne di latte in Ue-28 sono aumentate in volume dello 0,4%, fra i big player solamente Regno Unito, Polonia e Irlanda hanno incrementato le produzioni, rispettivamente dell’1%, dell’1,9% e del 6,9% su base tendenziale. Frenano, invece, le consegne di latte in Germania (-0,4%), Francia (-0,5%), Paesi Bassi (-1,4%) e Italia (-0,5%).
Per quanto riguarda l’Italia, il 44% della produzione lattiera è lombarda. Seguono Emilia-Romagna (16%), Veneto (10%), Piemonte (9%) e Trentino-Alto Adige (5%). Di queste regioni, Lombardia e Piemonte hanno prodotto più latte, rispettivamente dell’1,27% è dello 0,03% rispetto allo stesso periodo del 2018. Latte e zootecnia sono due settori chiave di Fieragricola che il 30 gennaio ha in programma il Milk Day, forum dedicato alla multifunzionalità nell’azienda agricola a indirizzo lattiero mentre è previsto anche il 19° Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona; lo European Brown Swiss Championship, il confronto ufficiale europeo dedicato alla razza Bruna; la 52ª mostra nazionale della Bruna.
ItaliaOggi