La rivelazione Stefania Auci, con il suo I leoni di Sicilia. La saga dei Florio (casa editrice Nord) dovrebbe essere il libro più venduto in Italia nel 2019.
In base alle rilevazioni di Gfk, pubblicate ancora una volta in esclusiva da ItaliaOggi, Andrea Camilleri rimane in testa con Il cuoco dell’Alcyon (Sellerio), 258 mila copie vendute nel periodo gennaio-novembre. Tuttavia gli acquisti del titolo si sono un po’ fermati negli ultimi mesi (solo tre mila copie vendute in novembre, per esempio), mentre la Auci ha proseguito bene sia in novembre (23 mila copie vendute), sia in dicembre, dove è ancora il decimo libro più acquistato in base ai dati fino al giorno 19. Rispetto alla graduatoria dei primi dieci mesi, pubblicata da ItaliaOggi del 26 novembre, c’è da segnalare l’ingresso di Fabio Volo, con Una gran voglia di vivere (Mondadori), uscito nelle librerie il 22 ottobre e subito salito al quinto posto assoluto con 135 mila copie vendute.
Gianrico Carofiglio, che già si gode il terzo posto assoluto nei primi undici mesi del 2019 con La versione di Fenoglio (Einaudi) a quota 163 mila copie vendute, entra nella top 20 pure con La misura del tempo (Einaudi), uscito in libreria lo scorso 5 novembre e con 80.500 copie vendute in meno di un mese.
Bene, ma non benissimo la nuova opera di Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti (E/O), in vendita dal 7 novembre e a 77.500 copie in meno di un mese. Il fenomeno letterario, dalla identità sconosciuta, aveva abituato il mercato a ben altri exploit. Certo, non si può lamentare, poiché nelle prime 22 posizioni del 2019 i titoli della Ferrante compaiono per ben quattro volte.
Tra i libri ai primi posti in classifica già da qualche mese, mostra forti segni di vitalità, come detto, la Auci, ma bene pure Antonio Scurati, che in novembre vende altre 5.400 copie del suo M. il figlio del secolo. Anche Giulia De Lellis si porta a casa altre 6 mila copie del suo Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!, e pure i blogger Luì e Sofì vendono ulteriori 4.500 copie. Così come l’evergreen L’amica geniale della Ferrante, a +4 mila copie in novembre.
In dicembre, detto della Auci, non ci dovrebbero essere altri clamorosi sconvolgimenti nella graduatoria complessiva dell’anno: sono comunque arrivati nelle librerie titoli di richiamo come La casa delle voci di Donato Carrisi (Longanesi), Nozze per i bastardi di Pizzofalcone (Maurizio De Giovanni per Einaudi), Perché l’Italia diventò fascista (Bruno Vespa per Mondadori), e Il treno dei bambini (Viola Ardone per Einaudi).
Come si può ben intuire, agli italiani piacciono quasi esclusivamente autori nazionali, e per gli scrittori stranieri lo spazio sul mercato si è molto ridotto.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi