Partirà a gennaio il primo programma di accelerazione per startup italiane in Israele, lanciato dall’Ambasciata d’Italia in Israele e da Intesa Sanpaolo
Innovation Center. Tramite un bando di gara pubblicato a gennaio del 2019 sono state selezionate dieci startup, sette delle quali trascorreranno tre mesi presso l’Eilat Tech Center, tra i principali acceleratori di startup israeliani, con lo scopo di sviluppare nuove idee d’impresa in uno degli ecosistemi dell’innovazione più all’avanguardia a livello mondiale. Le domande di adesione al bando sono state 40 e il Comitato di valutazione ha selezionato le migliori realtà attive in diversi settori, dall’health tech alla smart mobility, dal food tech al clean tech. “Grazie al programma di accelerazione, sette giovani startup italiane potranno per tre mesi sviluppare la loro idea d’impresa nell’eccezionale e dinamico ecosistema della “Startup Nation”. Il programma è un nuovo strumento per sfruttare la complementarietà dei due sistemi economici” ha sottolineato l’Ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti. “Intesa Sanpaolo Innovation Center da diversi anni collabora attivamente con Israele attraverso diverse iniziative con hub di Innovazione, investitori e istituzioni, insieme all’Ambasciata Italiana – ha commentato il direttore generale Guido de Vecchi – questa iniziativa è una preziosa occasione per offrire a startup selezionate l’accesso a una concreta opportunità di scale-up internazionale, in un percorso di valorizzazione dell’ecosistema italiano dell’innovazione”.
“Questa entusiasmante partnership – ha concluso Or Haviv, Partner & head of Global innovation platforms, Arieli Capital – collegherà due ecosistemi, quello italiano e quello
israeliano, verso una rapida crescita e offrirà alle startup italiane un’opportunità unica di connettersi con il cuore di una delle scene più high tech al mondo, quella israeliano. Abbiamo grandi speranze per il futuro di questa collaborazione e credo che il programma farà crescere le startup partecipanti, creando nuove società ad alto impatto tecnologico che trarranno il meglio da queste due grandi nazioni, Italia e Israele”.
Il programma, informa una nota, nasce nell’ambito delle attività previste dall’Accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica e ha l’intento di sviluppare le startup italiane in quello che viene considerato il Paese più innovativo al mondo: secondo le classifiche internazionali Israele viene indicato al primo posto per startup pro-capite e per la creazione di brevetti con una percentuale sul Pil investito in ricerca e sviluppo pari al 4,1%. Inoltre, il Paese è rinomato per la sua forte capacità di attrarre capitali stranieri (circa il 47% contro una media europea del 9%): nel solo 2018 le startup israeliane hanno raccolto 6,1 miliardi di dollari.