«Il 5G permetterà di fare più cose, con una potenza maggiore, e lo si vedrà soprattutto sul lato della supply chain. Spingerà l’accesso al cloud e la nascita di app verticali per i diversi settori», così Luigi Gubitosi, a.d. di Tim, ha spiegato la sua visione hi-tech del futuro durante la quinta edizione di Motore Italia-Le pmi che fanno muovere il paese.
Tra i vari vantaggi del 5G, sempre secondo l’a.d. dell’operatore tlc che sulla nuova tecnologia ha investito 2,4 miliardi, c’è anche la possibilità di «aprire e connettere più facilmente un’azienda. Il tutto a costi contenuti». A tal proposito, ha proseguito Gubitosi, «nell’arco dei prossimi due anni Tim riporterà in Italia tutte le attività di call center; lo abbiamo chiesto ai nostri fornitori. Sul fisso, già dal 9 dicembre risponderemo solo dall’Italia». Semmai c’è «una situazione un po’ inusuale a Milano», ha concluso l’a.d. di Tim che per il 5G non si affida a un solo fornitore ma ad Ericsson in via principale insieme con Huawei e Nokia, «il ministero ha assegnato a Vodafone in sperimentazione le frequenze che abbiamo acquistato noi. Stiamo aspettando che ce le restituisca».
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