(di Tiziano Rapanà) Siamo travolti dalla banalità. Il conformismo logora la nostra esistenza e cerca d’impossessarsi del nostro pensare. In giro, tutti dicono le stesse cose e si fa una fatica immane per cercare un pensiero fuori dal comune, che ci liberi dalla nube del pensiero unico. Di anticonformisti in giro ce ne sono pochi. E quei pochi che siano benedetti. Cautamente non mi sono lasciato andare al più classico “che Dio li benedica”, perché sennò Massimiliano Parente s’incazza. Lui in Dio non ci crede e se tu ci credi ti considera scemo. La cosa non mi piace, è segno d’intolleranza, ma è uno dei pochi intellettuali veri sulla piazza e dunque gli si perdona tutto. Di scemi nella sua Scemocrazia, ce ne sono tanti, forse troppi, non sta a me giudicare. Di certo il suo penultimo libro, uscito per Bompiani un annetto e mezzo fa, è uno dei più belli mai pubblicati negli ultimi dieci anni. L’ho riscoperto, qualche giorno fa su Amazon. Non me lo ricordavo. L’ho preso più per lo sconto che per la curiosità di leggerlo. Benedetto sconto, perché mi ha permesso di scoprire questa piccola perla della letteratura italiana contemporanea. Tecnicamente sarebbe un pamphlet, un’invettiva: ma il livello letterario di Scemocrazia è tale da essere valuto come un romanzo di grande livello. Cos’è la Scemocrazia? È una guida che ci insegna ad individuare tutti gli scemi, che abitano la nostra esistenza. Sono tanti: dallo scemo che vota allo scemo che si autoinganna. Per non parlare dello scemo poeta che “scrive delle scemenze andando a capo a cazzo di cane”. Io vi consiglio di non trascurare lo scemo che l’ha letto su internet e soprattutto lo scemo bio. Probabilmente la lista di Parente non piacerà a molti di voi, soprattutto se appartenete alla categoria dello scemo del selfie o dello scemo del caffé. Una cosa è certa, in qualche categoria vi ritroverete sicuramente. Io stesso mi sono ritrovato in due categorie (ma non le dico: non sono così scemo). Non so in quanto tempo sia stato scritto il libro, ma ho la netta impressione che quelle pagine siano il frutto di anni di studi matti e disperatissimi: ho adorato la capacità dello scrittore di smontare, in poche righe, le tesi dei tanti scemi complottisti che detestano le tesi scientifiche, con dati e fatti incontrovertibili. In un mondo fatto di bufale e teorie strampalate, fortunatamente c’è un giro un tizio come Massimiliano Parente che mette tutti in riga. Non tutto è perfetto, qualcosa che non mi è piaciuto c’è: non ho apprezzato la categoria dello scemo e scrittore, perché ha riciclato un pensiero di Aldo Busi finito in un’intervista su Linkiesta (e già inserito dallo stesso Parente nel libro Il vero cafone, scritto con Feltri). Comunque sono quisquilie, il libro è una meraviglia e ve l’ho detto in mille modi ma talmente tanti che mi sono stufato di continuare a vergare delle lode sperticate. Dunque compratelo e divertitevi (perché vi divertirete). Prezzo di copertina, 16 euro ma sui siti di e-commerce potete acquistarlo a meno.