(di Tiziano Rapanà) Ultimamente si parla solo del nuovo libro di Elena Ferrante. Vado in libreria e trovo tante copie de La vita bugiarda degli adulti. Il fiammante entusiasmo degli avventori pronti a comprare il nuovo libro dell’autrice, mi colpisce. A chi mi chiede una riflessione, rispondo di solito che la lettura dell’Amica geniale mi basta e avanza. Rispetto il fenomeno letterario, ma preferisco un’altra Elena scrittrice: la Stancanelli. Giorni addietro, ho letto recensioni di critici che orgogliosamente hanno riferito di aver letto la nuova creatura della Ferrante in anteprima. Anch’io ho letto un libro in anteprima. L’ho letto ed apprezzato. Si tratta di Un’idea di infanzia, scritto da Nadia Terranova. Uscirà domani per le edizioni Italo Svevo. Costa poco, solo 13,50 euro. Il libro conta 100 pagine appena. Ma non è la quantità, ma la qualità che conta: il libro è denso di riflessioni intelligenti sulla letteratura dell’infanzia, una branca dell’editoria quasi sempre mal considerata per non dire vituperata. La Terranova lo sa bene, scrive anch’ella per i bambini. Conosce esattamente il pregiudizio destinato a chi scrive storie legate alle vite di giovani adulti. Ha scritto tanti libri per ragazzi. Ne cito quattro, i più significativi: Bruno. Il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012), Le nuvole per terra (Einaudi ragazzi, 2015), Casca il mondo (Mondadori, 2016), Omero è stato qui (Bompiani, 2019). Quattro libri, come quattro moschettieri che sfidano il mercato e vincono la battaglia che porta all’amore dei lettori. Nadia non si occupa solo di bambini: un suo romanzo, Addio fantasmi (Einaudi Stile Libero, 2018), è stato finalista al Premio Strega. A scanso di equivoci, Un’idea d’infanzia non è un libro per bambini. Se cercate un libro per i vostri figli o nipoti, vi rimando alla lettura dei quattro moschettieri di carta al servizio della Terranova. Un’idea di infanzia è un libro che parla a voi e al vostro pregiudizio che identifica la letteratura per l’infanzia come “una cosa per bambini”. Il libro vi invita a raschiare nel vostro intimo, per levare l’infame preconcetto. Un’idea di infanzia è il florilegio del meglio dell’attività giornalistica della scrittrice. I suoi articoli, usciti anche sul Foglio e Repubblica, sono qui rivisti e aggiornati. Troverete recensioni di libri noti e ignoti, interviste agli scrittori e riflessioni sulla letteratura dell’infanzia, introdotte da un dialogo tra l’autrice e Giovanni Nucci. Avviso per il lettore: nonostante l’apparenza faccia pensare ad un libro celebrativo, posso assicurare che le pagine non presentano un’ombra di protervia. Tutt’altro. La scrittrice si mette al servizio dei libri e dei suoi autori, per presentarli al meglio al lettore e convincerlo dell’utilità della lettura. Spero anch’io di avervi persuaso a dare un’occhiata al nuovo libro della Terranova, che ha dato dignità ad un genere ingiustamente bistrattato.