Riceviamo e pubblichiamo una lettera del signor Stefano Bianchi, riguardante l’articolo Caramanico Terme, arriva il villaggio di Natale.
Buongiorno, ho letto l’articolo che avete pubblicato sui Mercatini di Natale a Caramanico Terme, sicuramente è una buona notizia vedere che finalmente, dopo tanti anni in cui nulla si è fatto, anche il paese ha un suo mercatino di Natale da proporre per i concittadini e i turisti, infatti da sempre questi mercatini sono belli da vedere e utili per il turismo che ruota attorno a questi eventi. E’ importante far conoscere i luoghi attorno alla Maiella, sono bellissimi e incontaminati veramente.
Mi permetto però, di farvi notare alcune informazioni importanti su aspetti che avete omesso (non so quanto volontariamente), forse per non penalizzare il turismo, ma proprio perché siete giornalisti dovete dire tutte le cose come stanno, quelle buone e quelle meno buone.
Io conosco (e vivevo a) Caramanico Terme da 19 anni, infatti ho lavorato fino al 6 gennaio 2019 per la società delle terme e più precisamente a La Reserve, poi la società si è messa in liquidazione volontaria e 187 dipendenti (7 con contratto a tempo indeterminato e 180 a tempo determinato) sono rimasti senza lavoro, dopo tanti tanti anni. La Società delle Terme è privata ed è composta da tre realtà che producono benessere: le terme dell’albergo Maiella situato al centro del paese, le terme di Popoli di cui ha una partecipazione e la struttura a 5 stelle chiamata La Reserve situata alla fine del paese di Caramanico, conosciuta in tutta Italia. Quello che voi scrivete non è reale e non è completo.La parte delle terme che ha riaperto, solo pochi mesi, è solo quella in paese è l’hotel Maiella, dove non c’è nemmeno una piscina termale.Sono stati assunti circa 45 dipendenti dei 187 totali e i contratti che hanno fatti ai lavoratori sono stati a tempo indeterminato di 15 giorno in 15 giorni, oltretutto al 30% in meno dello stipendio precedente. L’albergo termale a 5 stelle, La Reserve, è ancora chiuso da Gennaio e sta andando in rovina fra erbacce, pompe idrauliche bloccate e pavimento della SPA completamente da rifare causa umidità e infiltrazioni. Molti degli oltre 140 dipendenti rimasti senza lavoro sono dovuti andare via e cercare altrove, altri si sono occupati diversamente, mentre un’altra parte (chi può permetterselo) aspetta…, aspetta…, che la società riapra in modo completo. Attualmente si è in attesa che il giudice fallimentare accetti o meno il piano di rientro proposto dalla società, in caso positivo si capirà quale è il piano di occupazione e i tempi, altrimenti in caso negativo c’è il fallimento vero e proprio, con tutto quello che ne consegue. Tenete presente che la maggior parte dei dipendenti essendo stati assunti a tempo determinato non ha nemmeno gli ammortizzatori sociali, cioè la cassa integrazione, ma solo la disoccupazione Naspi valida per pochi mesi. Avete iniziato il vostro articolo con “Tempo fa vi parlai della difficile situazione che stava attraversando Caramanico Terme…”, ecco appunto, continuate a parlarne per favore, altrimenti sembra che sia tutto a posto, cosa che non è affatto.
Buon Natale.
Stefano Bianchi
(ex dipendente e terapista de La Reserve da 19 anni)
PS: io dal 15 dicembre andrò a lavorare vicino a Trento, il mio lavoro mi piace e soprattutto ne ho bisogno per vivere.