di Cesare Lanza per LaVerità
Maurizio Sarri
Il commento più divertente arriva da Napoli: «Tomo tomo cacchio cacchio, Maurizietto ha messo dietro alla lavagna perfino Cristianuzzo!» Sarri nega e ringrazia affabilmente Cristiano Ronaldo. Ma la realtà è questa. Ha sostituito due volte di seguito il campionissimo, a Mosca con la Lokomotiv e a Torino con il Milan. E, soprattutto, ha vinto tutte e due le volte.
Adriano Celentano
Fa flop di nuovo con Adrian e addirittura rischia la chiusura. Michelle Hunziker era stata scelta come conduttrice col Molleggiato ma era fuggita dopo aver scoperto che lui non ci sarebbe stato. Niente da fare neanche con la sua presenza e grandi ospiti: Gerry Scotti, Paolo Bonolis, Carlo Conti, Piero Chiambretti, Luciano Ligabue. Ha stravinto la fiction Un passo dal cielo.
Nicolò Barella
Grande sofferenza, prima che l’Inter vinca contro il Verona, grazie all’exploit di Nicolò che s’inventa il magnifico gol del 2-1, a pochi minuti dalla fine. Barella ha 22 anni, a Milano è arrivato in prestito dal Cagliari ed è subito diventato il centrocampista di riferimento nell’Inter e nella Nazionale. Prima del gol la sua prestazione era stata modesta. Poi l’impresa, una scintilla geniale.
Chef Rubio
Per il discusso chef (Gabriele Rubini, ex rugbista) è il momento della resa dei conti: ha fatto parlare di sé più per l’attività social che per le performance televisive. Il «guru fegatoso della sinistra estrema», oltre ai vari post contro Matteo Salvini, è intervenuto su Israele («Rabbi la storia è ciclica, prima pecore oggi lupi») e con una uscita infelice dopo l’assassinio di due agenti a Trieste.
Jannik Sinner
Ha vinto la terza edizione delle NextGen Finals di tennis. In finale ha battuto il numero 18 del mondo Alex De Minaur. Un anno fa Jannik, nato a San Candido, cresciuto fra la Val Pusteria e Bordighera, era numero 770 del mondo. Oggi è numero 95, ma vale già un posto fra i primi 20 0 30: nessun italiano è mai stato così precoce. «È la nuova stella del tennis». Parola di Novak Djokovic.
Pedro Sanchez
Ha vinto le elezioni ma ha perso la sua scommessa. Il Psoe resta il primo partito, ma senza i voti sufficienti per governare. E rispetto alle politiche dello scorso aprile perde 3 seggi. Vero trionfatore delle elezioni è il partito di ultradestra Vox, entrato in Parlamento l’anno scorso e ora terzo con il 15.1 per cento dei voti con 52 deputati.