di Cesare Lanza per LaVerità
Carlos Tavares
L’ad di Psa e della società che nascerà con Fca sostiene di saper riconoscere le macchine ascoltando il rumore del motore. La sua prima auto fu un’Alfa Sud. Attento alla linea, magrissimo, Tavares non beve, organizza il lavoro con stile militare. Risponde a tutte le mail, ma non vuole essere disturbato la sera. Nella sua villa custodisce auto d’epoca che ripara da solo.
Max Verstappen
Mette in dubbio la legalità dell’azienda di Maranello. «La sconfitta della Ferrari? Succede quando si smette di barare». Ma perché un attacco così velenoso? Alla radice i dubbi sulla potenza della power unit della Ferrari, che replica così: «Abbiamo sentito di certe dichiarazioni, davvero deludenti, parole sbagliate e non buone per lo sport».
Lewis Hamilton
Ha vinto il campionato mondiale di Formula 1. È il sesto, il terzo di fila: soltanto uno in meno di Michael Schumacher. Quest’anno in 19 gare Lewis ha conquistato 16 volte il podio con dieci vittorie. Ama la musica, i bambini, gli animali e i suoi due bulldog. È tifoso dell’Arsenal. Ha almeno quattro residenze (Londra, Ginevra, Monaco, dove vive, e New York).
Daniele Doveri
C’è un episodio molto amaro per il Torino dopo il derby conia Juve: il rigore non concesso nel primo tempo, quando Matthijs De Ligt ha respinto il pallone con il braccio. Sotto accusa l’arbitro Daniele Doveri, 42 anni a dicembre, di Volterra. Sempre più urgente la necessità di dare regole certe alle verifiche televisive. Per ora è caos totale.
Radja Nainggolan
Il Cagliari è la grande sorpresa del nostro campionato di calcio: è arrivato ai piani alti della classifica e stupisce per le inattese vittorie. Molti i meriti dell’allenatore Rolando Maran. Ma il motore della squadra è quel Nainggolan frettolosamente sbolognato dall’Inter a un prezzo altissimo. E Raja è tornato a Cagliari, dov’era esploso il suo talento.
Emmanuel Macron
Monsieur le président ci rimanda indietro gli immigrati. Trentuno in un camion nel Sud Est della Francia. Tutti portati in Italia, l’autista arrestato. Rabbia e ira della Lega. «Altro che Viktor Orbàn, è Macron a confermarsi spietato», ha detto Matteo Salvini, accusando il governo Conte di essere «complice» dei francesi.