Borsa incerta nella prima fase delle contrattazioni: l’indice, che aveva aperto con il segno positivo, è presto passato appena sotto la parità e dopo meno di mezz’ora di contrattazioni è negativo. Sale ancora la quotazione di Tim, mentre è in ribasso Fca. Bancari variegati. Avvio in altalena Piazza Affari: l’indice Ftse Mib si muove attorno alla parità e, a mezz’ora dall’apertura, segna +0,1%. Gli investitori guardano al tema dei dazi, con le ultime parole del presidente Usa Donald Trump e la partenza di una serie di misure verso l’unione Europea, alla Brexit, su cui si attende il voto del Parlamento inglese, e alla crescita cinese, che rallenta e frena le piazze asiatiche. Fra gli istituti di credito si mette in luce Bper (+3,32%) promossa da Hsbc; bene anche Ubi, con il patto di sindacato formato da alcuni soci storici che si è rafforzato. Nell’industria cala il settore auto dopo la revisione al ribasso delle stime da parte di Renault; Leonardo (-1,4%) paga il taglio dei target della francese Tales. Poste rimane vicino ai massimi con il rialzo del prezzo obiettivo da parte di Deutsche Bank.