(di Tiziano Rapanà) Come si suole dire, e mi scuso subito per la frase fatta, la notizia ha fatto il giro del web. Di cosa parlo? A Roma, un signore vendeva abusivamente cornetti e altre leccornie di prima colazione all’interno di un bus Atac. La cosa è stata resa nota da una cittadina che ha fotografato il tutto, poi i social hanno fatto il resto. E i media hanno subito dato risalto alla stramberia. Da il giornale a Il messaggero, tutti (o quasi) hanno parlato della simpatica scenetta. Molti sul web si sono indignati, alcuni ci hanno riso su. Per fortuna è prevalsa l’ironia, virtù insita nel DNA del grande popolo romano. Io, purtroppo, da un pochetto che non passo dalla capitale. E la cosa mi addolora. Se non altro perché avrei avuto l’occasione di poter assistere a quella scena in prima persona, magari assaggiando un cornetto o le mitiche ciambelle. Non mi sento di condannare il signore che sbarca il lunario vendendo qualche cornetto. L’idea di inserire nei bus e nella metro Atac degli spazi adibiti a zona breakfast non è mica male. Ma le cosa bisogne farle in regola e il signore in buona fede, probabilmente in preda alla disperazione economica, ha sbagliato. Comunque l’idea, ripeto, è buona. Anzi, ottima. Qualcuno potrebbe prendere questa storia ad esempio, per migliorare il comfort dei pendolari romani. C’è da dire che la situazione dei mezzi pubblici a Roma non è delle migliori. Qualche giorno addietro c’è stata pure la liquidazione controllata di Roma metropolitane. Il campidoglio assicura che è tutto apposto, continueranno i lavori della costruzione della metro C, eccetera. Ma, tra bus che esplodono e stazioni metro che restano chiuse per mesi e mesi, un cittadino può mai restare totalmente tranquillo? Per favore, si faccia qualcosa affinché Roma respiri nuovamente quel clima di prosperità sociale, culturale ed economica, che l’ha resa seducente agli occhi del mondo.