Sta per prendere il via l’assemblea di Carige chiamata a votare il piano di rafforzamento patrimoniale dell’istituto ligure. Molti gli azionisti in coda al banchetto di registrazione e diverse le sale allestite in un hotel vicino all’aeroporto genovese per una giornata cruciale. In sala c’è anche Vittorio Malacalza, che con la sua Malacalza Investimenti è primo socio dell’istituto. “Sono qui come piccolo azionista”, si è limitato a dire l’imprenditore, che ha una piccola quota a livello personale. Il ruolo dei Malacalza, nonostante un’affluenza particolarmente elevata, sarà cruciale: l’aumento deve infatti essere approvato dal 66% del capitale presente. Anche con la rappresentanza dell’80% dei soci, di fatto, Malacalza ha la possibilità di bloccare l’operazione votando contro o astenendosi, scelta che equivale a un voto contrario. Fra le altre persone presenti in assemblea ci sono i tre commissari della banca – Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener – che stanno per dare il via ai lavori. In prima fila anche il presidente del Fitd, Salvatore Maccarone, che ha lavorato a lungo per la messa in sicurezza dell’istituto, operazione in cui il fondo interbancario gioca un ruolo di primo piano. In prima fila, a poca distanza da Malacalza, anche l’imprenditore Aldo Spinelli, fra i principali azionisti della banca. “Malacalza? Siamo amici, è di buon umore”, ha detto Spinelli che ha preannunciato il proprio voto positivo all’aumento. “Non lo facciamo per noi, lo facciamo per il bene della banca e della città”, ha aggiunto.