La società, che offre consulenza finanziaria e assicurativa, presenta oggi sacesimest.it, il nuovo portale unico del Polo dell’export e dell’internazionalizzazione: un ecosistema digitale per le Pmi, che punta a coinvolgere 87mila piccole e medie imprese manifatturiere italiane con la finalità di rafforzarne la proiezione internazionale e la competitività sui mercati esteri. L’obiettivo è collegare le imprese alle soluzioni assicurativo-finanziarie più adatte alle loro esigenze, grazie alla completa digitalizzazione di 5 prodotti chiave per le imprese più piccole (assicurazione del credito, valutazione controparti, finanziamenti agevolati, factoring e recupero crediti) e fornire percorsi formativi personalizzati del programma di Education to Export e oltre 300 report e analisi, in particolare la Risk&Export Map, mappamondo interattivo con circa 200 schede Paese.
Ammontano a un miliardo le risorse mobilitate per il Piemonte in favore delle attività di export e internazionalizzazione con 1300 imprese seguite dalla sede torinese. La Colines, ad esempio, ha assicurato e incassato 2,2 milioni di crediti per forniture in Paesi emergenti ad alto potenziale. Con un impegno assicurativo di 120 milioni di dollari, il polo Sace Simest è intervenuto a sostegno dei contratti di fornitura assegnati alla Tuxor per la costruzione della linea ferroviaria Awash-Weldiya in Etiopia. La società torinese ha fornito un’ampia gamma di materiali per la costruzione dei binari e delle relative strutture portanti. Con un valore stimato di 1,7 miliardi di dollari e una lunghezza complessiva di circa 400 chilometri, la linea ferroviaria rafforzerà i collegamenti e lo sviluppo dei centri abitati del Nord Est del Paese, accreditandosi come uno dei progetti più importanti, non solo per l’Etiopia, ma anche per tutta l’Africa sub-sahariana.
Venchi, invece, ha lanciato un aumento di capitale della controllata Venchi Greater China Ltd. di Hong Kong da 9 milioni finalizzato ad un rafforzamento nel continente asiatico. La spinta all’export attraverso nuovi strumenti digitali arriva dopo la frenata dei primi mesi del 2019: da gennaio a giugno, rispetto allo stesso periodo del 2018, in regione è calato del 2,5%.
I settori trainanti per valore sono i mezzi di trasporto, la meccanica strumentale, bevande e alimenti mentre per dinamicità di distinguono anche farmaceutica e prodotti chimici. Se si guarda alle nazioni di destinazione, le tre principali sono Francia (6,6 miliardi), Germania (6,5 miliardi e Stati Uniti (4,4 miliardi) che rappresentano il 36% dell’export totale.
Claudia Luise, Lastampa.it