di Cesare Lanza per LaVerità
Charles Leclerc
Molti ora ne sono certi: il giovane monegasco é il campionissimo che la Ferrari cercava da tanti anni. Ha vinto a Monza, primo dall’inizio alla fine, resistendo all’assalto delle Mercedes. Pubblico in delirio per lui: la rossa torna a vincere dopo 9 anni (l’ultima volta sul podio era salito Fernando Alonso). Ciò che esalta i ferraristi è il bis di Ledere dopo la vittoria in Belgio. Un vero fenomeno.
Andrea Varriale
Emergono novità nella ricostruzione dell’omicidio di Mario Rega Cerciello, il vicebrigadiere accoltellato nella notte tra il il 25 e il 26 luglio a Roma dal ventenne americano Finnegan Elder Lee. E anche Varriale, collega della vittima, è finito sotto inchiesta. Per avere lasciato la pistola d’ordinanza nell’armadietto in caserma, le bugie a verbale, la lacunosa operazione.
Roberto Mancini
Si registrano fattori positivi, che non accadevano da tempo: 6 vittorie consecutive in gare ufficiali (7, con un’amichevole). Una squadra impostata sul gioco d’attacco. Il ct della nazionale di calcio ha una mentalità vincente. Gli azzurri faticano, non entusiasmano, ma attaccano e vincono: fuori casa, con Armenia e Finlandia. Buone prospettive per gli europei del 2020.
Umberto Eco
Le esagerate esaltazioni dello scrittore-filosofo hanno trovato un ridimensionamento in un’occasione imprevedibile: il ricordo di Mike Bongiorno dieci anni dopo la sua scomparsa. Molti infatti hanno ricordato severamente la pretestuosa, e presuntuosa, miope stroncatura, che Eco scrisse di Mike, quando il presentatore era ancora agli inizi della sua trionfale carriera.
Ettore Sequi
L’ambasciatore italiano in Cina è stato nominato capo di gabinetto del ministero degli Esteri, È colto, esperto, con una qualità professionale (c’è bisogno di dirlo) nell’arte difficile della diplomazia. L’uomo giusto per arginare il chiasso di critiche che ha accolto la designazione di Luigi Di Maio come titolare degli Esteri. Chi conosce bene Sequi sa che saprà affiancare il ministro con i giusti consigli.
Fabio Sanfilippo
L’enormità della provocazione ha avuto un merito unico: ha messo d’accordo tutte le forze politiche. Perché è apparso ingiustificabile: prevedere che entro pochi mesi il leader della Lega si sparerà, addirittura tirare in ballo la figlia di Salvini. Ma l’aspetto più sconcertante è che non ha accennato a fare un passo indietro.