(di Tiziano Rapanà) Ieri ho fatto un erroraccio e ringrazio i lettori, che me l’hanno fatto notare. Ho scritto che stasera sarebbe andato in onda su Canale 5, il match Germania-Olanda valido per la qualificazione all’Europeo 2020. Non è vero: la partita andrà in onda venerdì. Stasera l’ammiraglia Mediaset trasmetterà uno speciale del Maurizio Costanzo Show dedicato al grande Mike Bongiorno, a dieci anni dalla sua scomparsa. Oggi alle 20.45 ci sarà un’altra partita sul Canale 20, Romania-Spagna, sempre valida per la qualificazione. Capita di sbagliare, succede. Non è nulla di clamoroso, di significativo, non è un errore di quelli da inserire nel proprio diario degli errori. Per quanto penso sia inutile tenere un diario del genere. Perché il pensiero va al genio abruzzese di Ennio Flaiano e al suo Diario degli errori. E sai che un libro del genere difficilmente tu possa scriverlo. E nemmeno lo vorresti dopotutto, perché è un libro postumo e già al pensiero tocco ferro. Comunque errori nel libro di Flaiano non ce ne sono. Non faccio riferimento agli errori grammaticali, ma a quelli esistenziali o madornali, cui uno riflette per un esistenza intera. Nel libro di Flaiano ci sono riflessioni formidabili che hanno fatto la storia. Evito di allungare il brodo con le citazioni, anche se il materiale è tanto. E poi gli aforismi di Flaiano contenuti nel libro penso li conosciate quasi tutti. “L’inverno è lastricato di buone intenzioni”, “Si battono per l’idea, non avendone”, sono frasi che avete letto o sentito da qualche parte. Se non avete ancora letto questa pietra miliare della letteratura novecentesca, andatevela a procurare. Potete comprarvela dal web, andare a rovistare nelle librerie dell’usato, chi cerca trova. Se potete non fermatevi soltanto alla lettura di questo libro, ma cercate di approfondire l’intera opera dello scrittore. Procuratevi il suo primo romanzo, vincitore del premio Strega, Tempo di uccidere (io possiedo una vecchia edizione Mondadori), oppure leggete lo splendido La solitudine del satiro dove racconta la genesi de La dolce vita, film che ha scritto con e per Federico Fellini.