di Cesare Lanza per LaVerità
EDIN DZEKO
Molto deludente la Roma di Paulo Fonseca. Per fortuna sua, i problemi sono evidenti: la difesa balla, un centrale di forza manca. E anche a centrocampo si stenta. E per fortuna l’attacco funziona: bene Nicolò Zaniolo, benissimo Cengiz Under, superiore a ogni aspettativa Dzeko, che doveva essere ceduto. Ma bisogna correre ai ripari in ogni caso.
BARTOLOMEO SORGE
Come dissuadere dalla fede… Anche il Vaticano si schiera nel fronte unico ostile a Matteo Salvini. E Sorge va oltre ogni limite: addirittura afferma che il leader del Carroccio è «come la mafia!» e finge di essere credente (allo scopo di accrescere i consensi). Il segretario di Stato, Pietro Parolin, aggiunge: «Invocare Dio per sé è pericoloso».
AURELIO ANDREAZZOLI
Il nuovo allenatore del Genoa ha cominciato la sua carriera in serie A
anni fa sulla panchina di una Roma deludente, tanto per cambiare. I risultati erano stati apprezzabili, ma non era stato confermato. L’anno scorso si è confermato uno dei pochi in grado dì insegnare un buon calcio all’Empoli. E al debutto con il Genoa quest’anno ha inchiodato la Roma sul 3-3.
MARCO GIAMPAOLO
La prima di campionato sancisce che una soia, tra le presunte grandi, è stata sconfitta: il Milan. Per Giampaolo, che ha sempre allenato squadre di seconda fascia, pessimo debutto. Gli scettici insorgono: il Milan è troppo grande per lui? È preoccupante l’assoluta delusione per la
manovra della squadra e per gli schemi. Non si è visto nulla di buono!
GIAN PIERO GASPERINI
L’anno scorso aveva guidato l’Atalanta a prestazioni record:terzo posto, valido niente di meno che per la Champions League. Quest’anno, l’avvio in casa della Spai è stato disastroso: in svantaggio dopo meno di mezz’ora 2-0… Molti hanno pensato: il miracolo di Gasper è già finito! E invece, no. L’Atalanta prima va sul 2-1, poi grazie Muriel va a vincere.
JAIR BOLSONARO
L’ Amazzonia, polmone del mondoproduce il 20% dell’ossigeno nell’atmosfera -è in fiamme: il fuoco avanza al ritmo di tre campi da calcio al minuto. Tutto il mondo pensa che il presidente Bolsonaro non sia all’altezza dell’emergenza. Dall’inizio del suo mandato – in gennaio in
Brasile ci sono stati 74.000 incendi, la metà in Amazzonia.