Oggi il 25-30% della produzione alimentare viene persa o finisce nella spazzatura. Se si eliminasse questo spreco, si taglierebbero anche i gas serra: perdita e spreco di cibo contribuiscono per un 8-10% alle emissioni climalteranti dell’uomo. Lo spiega l’Ipcc (il comitato scientifico dell’Onu sul clima) nel suo rapporto “Cambiamento climatico e territorio”, diffuso oggi.”La riduzione delle perdite e dello spreco di cibo può abbassare le emissioni di gas serra e contribuire all’adattamento (al cambiamento climatico, n.d.r.) – scrivono i ricercatori dell’Ipcc – attraverso la riduzione del territorio richiesto per la produzione alimentare. Nel periodo 2010-2016, perdita e spreco globali di cibo hanno contribuito per un 8 – 10% alle emissioni di gas serra di origine umana. Al momento, il 25-30% della produzione globale di cibo è persa o sprecata”.
Ansa