Ieri tonfo a Wall Street dopo le nuove schermaglie tra i due Paesi. La banca centrale cinese: “Nessuna manipolazione di valuta”
Ore 14. Lo scontro Usa-Cina continua a dominare la scena finanziaria. Dopo le accuse rivolte da Washington a Pechino di manipolazione della valuta oggi è la Banca centrale cinese a respingere “fortemente” i rilievi mossi da Washington. “Gli Usa hanno ignorato i fatti e hanno irragionevolmente descritto la Cina come un manipolatore di valuta”, ha spiegato l’istituto in una nota. Su Twitter il presidente Usa Trump ha invece esultato: “Una grande quantità di denaro dalla Cina e altre parti del mondo si sta riversando negli Stati Uniti grazie a sicurezza, investimenti e tassi di interesse! Siamo in una posizione molto forte. Tante aziende stanno anche venendo negli Usa. Una cosa bellissima da guardare!”.In Europa i listini centrano il rimablzo e procedono complessivamente positivi: Milano cresce dello 0,44%, Francoforte dello 0,63%, Parigi dello 0,97% mentre Londra sale dello 0,11%. Segnali di difficoltà invece sui listini asiatici con Tokyo che dopo una partenza in calo di oltre 3 punti percentuali ha chiuso in calo dello 0,65%.In calo lo spread tra Btp e Bund, che segna 204 punti (208 ieri in chiusura di giornata). Scende il rendimento del titolo decennale italiano all’1,51%.Tra i dati macroeconomici, gli ordini industriali in Germania sono aumentati del 2,5% a giugno rispetto a maggio battendo le aspettative degli analisti che si attendevano un +0,5%. Si tratta del maggior incremento da agosto 2017 quando il dato fu di un +3,5%. A maggio si era registrato un calo degli ordini del 2%.Lo scontro Usa-Cina fa volare le quotazioni dell’oro, che continua a rafforzarsi sui livelli più alti da 6 anni a questa parte e dall’inizio dell’anno è aumentato del 14%. Oggi il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,8% e passa di mano a 1.466 dollari l’oncia.
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