“Io dico sempre che dipende da come vinci, non è tanto vincere ma come hai vinto. La Lega non era d’accordo sulla Tav, c’è stato un momento in cui è stata no Tav. Poi ha cambiato idea ma oggi da sola non ha i numeri per far passare la Tav”. Lo ha detto Luigi Di Maio a Napoli, commentando la tensione con l’alleato di governo sull’Alta Velocità Torino-Lione in vista del voto del Parlamento. “Sulla Tav in parlamento se la Lega va avanti ad armi pari, senza usare i voti del Pd ha meno voti di noi – ha affermato ancora il capo politico M5S e vicepremier -. Se invece usa i voti del PD potrà vincere, ma usare i voti del PD per fare un favore a Macron è una cosa che dovranno spiegare agli elettori”.
E il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli rincara la dose. La Tav è “una bidonata con costi enormemente superiori ai benefici” e “M5s è sempre stato, fin dalla nascita, contrario all’opera” mentre “ricordo perfettamente i sindaci leghisti contro e anche un Salvini no Tav: lui dovrebbe spiegare in base a quali elementi ha cambiato idea”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli parlando a Radio Crc spiegando che “grazie al lavoro svolto abbiamo fatto capire anche alla commissione Ue che non è conveniente per l’Italia e, cosa hanno fatto, hanno promesso molti più soldi”.
Non tarda la risposta dell’opposizione. “Di Maio non sa fare i conti. Bastano i senatori del Centrodestra a sconfiggere Cinque Stelle su una mozione in favore della Tav”. A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso. “Strano che a fare la ramanzina su una eventuale convergenza con il Pd, peraltro non necessaria, venga da chi in sede europea non ha mancato di fare una palese alleanza con il Pd proprio per fare un favore a Macron (e alla Merkel), a danno dell’Italia. Da che pulpito viene la predica!”, conclude Urso.
ANSA