Coppola, fanno sapere dal Mit, “ha violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate e soprattutto resta un’ombra su di lui, in merito al falso contro-dossier con numeri sballati sulla analisi costi-benefici Tav che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui poi lui ha smentito la paternità. Senza però chiedere rettifica ai giornali che glielo attribuivano”. Secondo il quotidiano ora è in bilico anche il presidente della commissione Marco Ponti, in scadenza a settembre.
La possibile “epurazione” di Coppola era stata anticipata qualche giorno fa da Davide Gariglio, parlamentare torinese del Pd. “Ricordiamo che Coppola era l’unico esperto neutrale presente tra i commissari guidati dall’esponente No Tav Marco Ponti, che aveva scelto gli altri cinque tecnici tra i soci e consulenti della sua impresa privata, e che si era apertamente dissociato dai risultati finali apparsi subito confusi, parziali ed inattendibili – aggiunge -. L’epurazione, da parte del ministro, di chi si rifiuta di manipolare una indagine pubblica è un atto gravissimo e testimonia l’arroganza e l’incapacità di Toninelli e del M5S di motivare con argomenti oggettivi e scientifici le loro scelte politiche dannose ed ideologiche”.
Repubblica.it