Il sistema è carico di energia come dimostra l’alto livello del tremore dei condotti magmatici interni dell’Etna, come emerge dal sito dell’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia di Catania.
L’INGV segnala che «continua l’intermittente attività esplosiva al Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna, che è iniziata il 14 luglio. Molte esplosioni lanciano modeste quantità di materiale incandescente e tutte producono piccoli sbuffi di cenere. Non si nota alcuna tendenza chiara in questa attività, né in aumento né in diminuzione, e l’ampiezza del tremore vulcanico si attesta su livelli medi-bassi». La nuova fase eruttiva non impatta sull’attività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini.
Il Monte Etna è uno dei vulcani più attivi del mondo essendo caratterizzato da una frequente attività eruttiva dalle bocche sommitali e da eruzioni di fianco che durante il 1900 hanno avuto una media di 4 eventi ogni 10 anni.
La Stampa