Di rimanere esterefatti di fronte alle fotografie stampate sui pacchetti di sigarette per cercare di convincere i fumatori accaniti ad abbandonare il vizietto e convincere capita a molti, per la crudezza delle immagini riportate. Di restare sotto choc dove aver scoperto nel volto dei malati terminali che compaiono sui pacchetti quello di un parente stretto, questo no, non accade tutti i giorni. La brutta disavventura è capitata a un 50enne di Misano Adriatico. Dopo aver acquistato un pacchetto di sigarette si è ritrovato di fronte l’immagine della moglie intubata nel letto di un ospedale a poche settimane dal decesso, avvenuto diversi anni fa.
Causa da 100 milioni
La donna, ha riferito il cinquantenne «non è morta per patologie legate al fumo. Ma questo non conta, quello che è successo è terribile». L’uomo si rivolto al suo avvocato e ha fatto causa alle multinazionali del tabacco chiedendo un risarcimento di 100 milioni. Piccata la risposta della controparte. «Le segnaliamo che le immagini che appaiono sui pacchetti sono tassativamente indicate e incluse negli elenchi stabiliti dalla normativa europea e dalla legislazione nazionale e non c’è alcuna discrezionalità nella scelta delle immagini da parte degli operatori del settore». Ma per l’avvocato del cinquantenne non è finita qui. «Ci hanno consigliato di rivolgerci al dipartimento della Commissione Europea o al ministero della Salute – ha spiegato – e di certo lo faremo».
Enea Conti, corrieredibologna.corriere.it