La cedola dei green bond è stata fissata a 1,125%, con spread finale di 128 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento, equivalente a 16 punti base sotto il BTP di medesima durata.
La domanda per i green bond di FS Italiane è stata elevata e pari a 3,5 volte l’offerta. Gli ordini complessivi sono stati di circa 2,5 miliardi di euro, provenienti da 156 investitori, di cui il 65% dall’estero, con una forte presenza di Francia (36%), Germania/Austria (8%) e Gran Bretagna/Irlanda (7%).
Degli ordini totali circa il 47% è stato fatto da investitori ESG, impegnati verso i temi della sostenibilità. Tutti i progetti finanziati dal green bond assicurano, infatti, miglioramenti dell’efficienza energetica, riduzione delle emissioni di gas serra e lo shift modale verso il treno.
Principali investitori nel bond sono fund managers e assicurazioni per un complessivo 60% dell’allocazione finale.
L’emissione è il secondo green bond di FS Italiane e sarà dedicato per oltre il 70% all’acquisto dei treni regionali Pop e Rock, circa 70 nuove unità.
Novità assoluta, tra i progetti finanziati, sono le locomotive elettriche e i carri di ultima generazione per il trasporto merci.
Con questa operazione FS Italiane è la prima emittente corporate a finanziare l’acquisto di materiale rotabile per il trasporto merci con green bond e la prima emittente italiana ad aver ottenuto la certificazione dalla Climate Bonds Initiative (CBI), organizzazione no profit che promuove a livello mondiale la finanza sostenibile come strumento per contrastare i cambiamenti climatici.
La certificazione della CBI e i progetti finanziati da FS Italiane confermano il forte impegno sui temi della sostenibilità ambientale. Conferma anche il prioritario obbietivo del Gruppo per facilitare lo shift modale dall’auto privata verso modalità di trasporto meno inquinanti, replicando nel trasporto regionale il successo dell’alta velocità.
L’operazione è successiva all’aggiornamento del Green Bond Framework avvenuto nei giorni scorsi. La solidità e credibilità del Green Bond Framework è stata confermata dalla Second Party Opinion, rilasciata da Sustainalytics che ne ha sottolineato il pieno allineamento ai Green Bond Principles inter nazionali. Banca IMI, (Gruppo Intesa Sanpaolo) BNP Paribas, CITI, Crédit Agricole CIB, UniCredit, hanno agito in qualità di Joint Lead Managers and Joint Bookrunners nel collocamento dei titoli.
“La grande richiesta da parte dei mercati finanziari, in particolare quello estero che è stato pari al 65%, dei green bond emessi ieri da FS Italiane – sottolinea l’Amministratore Delegato Gianfranco Battisti – conferma l’attenzione degli investitori verso l’impegno dal Gruppo per una mobilità sostenibile, collettiva e integrata che migliori la qualità della vita delle persone che usano i treni per lavoro, studio, turismo e svago. La sostenibilità, in particolare quella ambientale, è uno dei pilastri del Piano industriale 2019-2023 di FS Italiane, che prevede investimenti per 58 miliardi di euro quale contributo per la crescita economica del Paese. Crescita che consentirà un incremento annuale, nel periodo 2019-2023, di 90 milioni di passeggeri in più sui nostri treni, meno 600 milioni di chilogrammi di CO2 emessi e meno 400mila auto sulle strade”.