«Lo scorso giugno in questa sede sono state fornite indicazioni sulla diffusione del fenomeno, purtroppo ancora in crescita: nel 2018 sono stati individuati 103 siti irregolari, a fronte dei 50 del 2017 – è la considerazione di Panetta -. Già oltre 80 casi sono stati segnalati nei primi mesi del 2019. Abbiamo anche ricordato la cooperazione fornita alle Autorità inquirenti, le uniche in grado di intervenire alla radice del problema e il ventaglio di iniziative che assumiamo per metterli off-line (ci si riesce oggi nel 95 per cento dei casi)».
Il Presidente ha riferito che grazie al supporto fornito dall’Ivass, è in corso un’importante indagine del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano per il sequestro e l’oscuramento di oltre 100 siti irregolari e l’individuazione dei responsabili.
«Dobbiamo rafforzare sia i Servizi di controllo a distanza sia le risorse ispettive – è la considerazione di Panetta -. A rendere necessario questo rafforzamento è la portata e la complessità dei compiti che ci attendono: dall’ampliamento delle prospettive di vigilanza in un’ottica sempre più preventiva, che richiede uno sforzo strategico e un riassetto organizzativo, sul quale mi soffermerò a breve, alle sempre più fitte interrelazioni tra i due fronti della vigilanza, quella prudenziale e quella sulla condotta di mercato. È in corso una riflessione sull’adeguatezza delle risorse a disposizione dell’Istituto per svolgere appieno questi nuovi, più ampi compiti».
Come difendersi
Occorre tenere gli occhi sempre bene aperti quando si naviga in Internet alla ricerca di un assicurazione auto conveniente. Il consiglio per difendersi è quello di non guardare soltanto ai prezzi bassi. Se il premio da pagare è troppo conveniente è meglio farsi qualche domanda. Prima di mettere la firma poi è sempre bene consultare l’elenco di Casi di contraffazione o società non autorizzate che è presente sul sito Ivass. A disposizione dei consumatori da qualche tempo c’è poi anche un numero verde che offre la possibilità di fare le verifiche necessarie (800 486661).
Sandra Riccio, La Stampa