Ubs lancia l’allarme per la sfida di Amazon a Ups e FedEx. E per gli analisti i colossi della logistica hanno mezzi ‘limitati’ per contrattaccare

  • Amazon starebbe mettendo in piedi un’impresa esterna di logistica destinata a competere con Ups e FedEx (Fdx), sostiene un gruppo sempre più ampio di analisi ed ex dirigenti Amazon
  • Gli analisti della banca svizzera dedicati al settore dei trasporti hanno citato questo progetto come motivo di preoccupazione in una nota di ricerca
  • “Gli investimenti di Amazon nei trasporti sono evidentemente una fonte di rischi a lungo termine per Ups e Fdx” hanno scritto

Gli analisti stanno avvertendo in tono sempre più allarmato che Amazon starebbe per sconfinare nel territorio di Ups e FedEx, puntando alla leadership negli Stati Uniti nel settore delle consegne e dei servizi logistici.

In una nota inviata agli investitori, gli analisti di Ubs dedicati ai trasporti hanno scritto che la discussione di quel giorno “ha fornito un’ulteriore visibilità” sullo spostamento di Amazon verso l’impiego della sua rete interna di consegna, oltre che dello Usps, come principali fornitori di servizi di trasporto. 

Inoltre, l’analista di Ubs Thomas Wadewitz ha osservato: “[sembra] probabile che Amazon amplii in futuro la sua offerta di servizi di consegna di pacchi negli Stati Uniti, il che continua a rappresentare un rischio lungo termine significativo per Ups e Fedex.”

Inoltre, ha aggiunto Wadewitz, i mezzi che i fornitori di servizi di logistica statunitensi hanno a disposizione per contrattaccare sono “limitati”. Per esempio potrebbero alzare i prezzi nei periodi di punta o sulle spedizioni a bassa densità.

“Tuttavia, l’efficacia che si potrebbe ottenere facendo leva su questi aspetti potrebbe essere limitata, perché i costi di consegna più elevati dei tre player dotati di una rete nazionale sono un ulteriore incentivo per Amazon a realizzare investimenti ancora più aggressivi sulla propria capacità di consegna dei pacchi” ha scritto l’analista.

Amazon dall’anno scorso ha implementato un servizio di logistica esterno chiamato Amazon Shipping, riservato ai merchant che vendono sul suo sito. Il servizio non prevede supplementi nei weekend, sovrapprezzi per il carburante e altre tariffe imposte da FedEx e Ups sulle loro consegne (sarebbe però complicato rinunciare interamente ad alcune di queste tariffe, come il sovrapprezzo per il carburante, perché dipendono da fattori che esulano dal controllo sia di Amazon, sia di Ups e FedEx).

Anche altri elementi di carattere più generale indicano l’interesse di Amazon per lo sviluppo di una divisione logistica. Prima di tutto l’azienda si è autodichiarata una “società di trasporti” negli ultimi documenti ufficiali che ha dovuto presentare alla Securities and Exchange Commission (Sec). Inoltre, secondo l’analista di Morgan Stanley Ravi Shanker, è evidente che stia cercando di irrompere nel settore della fornitura di servizi di logistica a terzi; basta osservare la rapida espansione della sua rete.

Negli ultimi tre anni Amazon ha sviluppato una rete logistica globale end-to-end che comprende una rete interna che si occupa dell’ultimo miglio, un parco di autocarri, treni e aerei di proprietà, una società di intermediazione per il trasporto tramite autocarri e un servizio di inoltro di merci via mare e via aria” ha detto Shanker a Business Insider.

“Persino Amazon, malgrado la sua portata e la velocità a cui sta crescendo, non sarà in grado di utilizzare al 100% questa rete fin dal day one, il primo giorno” ha precisato. “Così, come ha fatto con Amazon Web Services (Aws), ci sembra molto logico che migliori l’utilizzo della propria rete e riduca i costi che deve sostenere aprendosi a terze parti”.

Forse non è necessario che Ups e FedEx si preoccupino oggi — o addirittura mai?

Quanto a Ups e FedEx, gli analisti di Ubs hanno scritto che i colossi dei servizi di consegna hanno molto tempo a disposizione per salvaguardare la posizione che occupano (grassetto nostro):

“Gli investimenti di Amazon nei trasporti sono evidentemente una fonte di rischi a lungo termine per Ups e Fdx, ma a nostro parere è improbabile che per un periodo di tempo significativo la concorrenza di Amazon sul fronte della consegna di pacchi possa essere sufficientemente ampia da avere un impatto diretto su Ups e Fdx, ed è probabile che i cambiamenti relativi al ricorso a questi due fornitori da parte di Amazon siano graduali. Malgrado questo contesto non sia positivo ai fini della valutazione sul mercato azionario dei due player della consegna, noi pensiamo che la performance in termini di Eps (utile per azione) possa ancora generare un margine di incremento (o di calo) significativo. Manteniamo una visione positiva su Ups.”

Alcuni analisti, come David Vernon di Bernstein, dubitano che i clienti avrebbero voglia di avvalersi di Amazon Air, una componente importante della rete logistica in espansione dell’azienda. Ha scritto che, da aeroporto ad aeroporto, Amazon Air è più economica di Ups o FedEx a causa del salario inferiore che paga ai piloti. Nella consegna porta a porta, invece, FedEx e Ups sono ancora più convenienti.

“Si può ragionevolmente concludere che questo servizio non sostituisca né la rete di FedEx né quella di Ups, e che non rappresenti un’alternativa commerciale praticabile per le spedizioni effettuate da terze parti” ha scritto Vernon a dicembre in una nota di analisi.

Rachel Premack, Business Insider Italia

 

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