La petizione non ha ancora i numeri per imporsi alla Camera dei Comuni, ma rilancia comunque la sfida del fronte Remain del Paese di fronte alle molte incognite che gravano sul tentativo della premier Theresa May di ottenere solo un breve rinvio da Bruxelles e cercare ancora una volta di far passare a Westminster l’accordo di divorzio bocciato già in due occasioni.
Una strategia che secondo chi ha promosso l’appello – legato anche al nuovo corteo pro Remain di sabato 23 a Londra – rischia di portare a una Brexit no deal, una traumatica separazione senz’accordo. Molte celebrità tra i firmatari: dall’attore Hugh Grant, alla scrittrice Caitlin Moran, al fisico Brian Cox.
Macron, senza ok Comuni a accordo sarà no deal – Se il terzo voto sull’accordo sulla Brexit a Westminster fosse negativo “andremmo verso un’uscita senza accordo. Lo sappiamo tutti. Dobbiamo essere molto chiari in questo momento, non possiamo andare a proroghe più lunghe che potrebbero avere conseguenze sul buon funzionamento dell’Ue e intaccare la nostra capacità di decidere e agire”. Così il presidente francese Emmanuel Macron, che evidenzia: “ci vorrebbe un cambiamento politico profondo” perché ci fosse qualcosa di diverso da una proroga tecnica.
Verhofstadt, impossibile rinvio oltre 23 maggio – “Ne abbiamo discusso stamattina durante la conferenza dei presidenti. Il messaggio del Parlamento Ue all’inizio del Consiglio europeo” metterà innanzi tutto in evidenza che “per noi un’estensione” della Brexit “oltre il 23 maggio è impossibile: creerebbe problemi enormi”. Così il leader dei liberali Guy Verhofstadt che guida il gruppo di coordinamento della Brexit del Pe, al suo arrivo al pre-vertice del gruppo Alde (liberaldemocratici) in corso a Palais d’Egmont a Bruxelles.
Corbyn,nostra priorità evitare no deal il 29 – “La nostra priorità è assicurare che il no deal non sia sul tavolo ed evitare il caos di un movimento disordinato il prossimo venerdì” con lo scattare della Brexit. Così il leader del Labour Jeremy Corbyn al suo arrivo al prevertice del Pse dopo essere stato ricevuto alla Commissione Ue. Stamattina “con Barnier e Selmayr abbiamo discusso della nostra proposta che porteremo al parlamento britannico la prossima settimana per garantire che non ci sia un’uscita disordinata” dall’Ue.
ANSA