Ennesima sconfitta legale per Johnson & Johnson (J&J). Il gruppo dovrà pagare 29 milioni di dollari a una donna malata di cancro. Lo ha ordinato un giudice californiano nell’ambito di una causa legale in cui la donna sostiene che il tumore di cui soffre (il mesotelioma) sia stato provocato dall’amianto presente nel borotalco dell’azienda americana. J&J nega che il suo talco – un minerale naturale composto da magnesio, silicone, ossigeno e idrogeno, usato in cosmetica come assorbente naturale per la pelle – sia killer e ha detto che farà ricorso contro la decisione presa dalla Corte Suprema della California a Oakland.
«Rispettiamo l’iter legale ma ribadiamo che i verdetti della giuria non sono verdetti medici, scientifici o regolatori su un prodotto», ha detto J&J in una nota. «Siamo delusi dal verdetto [di ieri] e faremo ricorso perché il borotalco non contiene amianto e non provoca tumori», ha aggiunto il gruppo.
Il mese scorso J&J aveva comunicato di avere ricevuto dalla commissione Sanità del Senato, dal dipartimento di Giustizia e dalla Securities and Exchange Commission richieste per la consegna di documenti nell’ambito di cause legali e utili per determinare la sicurezza del suo borotalco. Il gruppo è alle prese con oltre 13mila cause legali legate al suo borotalco. Il titolo J&J cede al Nyse lo 0,6% a 138,52 dollari. Nel 2019 ha guadagnato fino ad ora il 7% e nell’ultimo anno quasi il 5%.
La Stampa