Hawking era costretto su una sedia a rotelle, quasi completamente paralizzato e incapace di parlare se non attraverso il suo sintetizzatore vocale: a soli 21 anni gli fu diagnosticata una malattia degenerativa.
Dowdy, che ha curato lo scienziato per 15 anni, era già stata sospesa dopo essere stata segnalata dalla famiglia dello scienziato. Hawking, che dopo la diagnosi secondo i medici avrebbe potuto vivere solo per alcuni anni, sfidò invece queste previsioni, ma la malattia lo privò gradualmente della sua mobilità.
Nonostante ciò, Hawking divenne uno degli scienziati più noti del mondo, oltre che per il suo lavoro, anche per la sua brillantezza e il suo spirito. Il suo lavoro si è concentrato sul sintetizzare la teoria della relatività – la natura dello spazio e del tempo – e la teoria dei quanti – come si comportano le particelle più piccole – per spiegare la creazione dell’universo e come è governato.
La Stampa