Lega prima
La Lega, che oggi ha sei deputati in Europa, se arrivasse a 28 si confermerebbe la seconda delegazione più numerosa dopo quella della Cdu tedesca. Il gruppo dei pentastellati (Efdd) è tra quelli più in crisi: tra i partiti alleati del M5s, i polacchi di Kukiz 15 sarebbero al al 7,3% e porterebbero a Strasburgo quattro seggi, ai croati di Zivi Zid vengono invece attribuiti due seggi. Non vengono conteggiati i greci di Akkel e i finldandesi di Liike Nyt. Ad oggi, il M5S non avrebbe quindi i numeri per formare un gruppo autonomo all’Eurocamera, considerato che per formare un gruppo servono 25 deputati di sette diverse nazionalità.
I gruppi europei
Per quanto riguarda i gruppi europei, i Popolari ed i Socialisti perdono la maggioranza assoluta all’Eurocamera che avevano ottenuto nel 2014. Altro dato è l’avanzata dei sovranisti (rispetto all’attuale composizione del Pe), grazie alla buona performance della Lega in Italia e del partito di Marine Le Pen che otterrebbe 19 seggi. Il Rassemblement national sarebbe secondo dopo la formazione politica del presidente Emmanuel Macron, La Republique en Marche, che avrebbe 24 seggi. Il movimento di Macron ancora non ha sciolto la riserva e potrebbe confluire nei Liberali Alde che ottengono un buon risultato. L’Efdd (il gruppo del M5s) passa da 43 a 39 eurodeputati. Resta stabile a 59 seggi l’Enf (il gruppo della Lega). Si registra invece un balzo dei Verdi, che guadagnano altri 5 seggi rispetto al 6 febbraio portandosi a quota 49, mentre ne perde 5 il gruppo Ecr, di cui fa parte Fratelli d’Italia (stabile a 4), che scende a 46. La sinistra Gue passa da 46 a 47 eurodeputati.
Corriere.it