L’Italia è il piccolo paradiso dei cellulari. Un posto dove le tariffe per collegarsi a Internet – in mobilità, con lo smartphone – sono le più vantaggiose d’Europa e tra le più economiche al mondo.
L’Unione Europea – che certo non risparmia critiche al nostro Paese, appena possibile – stavolta ci assegna questo primato. E il record ha un valore ancora maggiore perché la fotografia dell’Unione Europea risale alla prima metà del 2018 quando le tariffe non avevano ancora beneficiato degli ulteriori cali innescati dall’operatore low cost Iliad (sbarcato qui da noi solo il 29 maggio).
Peraltro le nostre tariffe risultano più vantaggiose di Nazioni come la Turchia, il Giappone, la Corea del Sud e gli stessi Stati Uniti (che pure sono nel radar di questo studio dell’Ue).
L’Italia dunque guida la speciale classifica delle Nazioni “inexpensive”, economiche. Graduatoria dove precede la Polonia, l’Austria, ma anche Francia e Regno Unito.
I Paesi che stangano i loro residenti sono invece Cipro, Repubblica Ceca, Slovacchia e finanche la Grecia. Qui le autorità di garanzia faticano a imbrigliare gli operatori di Internet (che fanno il buono e il cattivo tempo, complice anche un deficit di concorrenza). In una fascia medio-alta di prezzi ci sono Olanda, Belgio, Irlanda e Portogallo.
Lo studio dell’Unione Europea è abbastanza solido, come metodologia di analisi. I ricercatori ipotizzano dei panieri di consumo comuni a tutti i Paesi. E l’Italia risulta quasi sempre la Nazione più economica. Il prezzo medio è di poco superiore ai 7 euro al mese – ad esempio – per un’offerta che ti assegna 5 giga di traffico dati, 100 chiamate e 140 sms nel mese.
La tariffa resta inferiore ai 10 euro, nel caso il traffico dati salga a 10 giga (in questo caso, veniamo battuti dalla sola Francia, sia pure di misura).
I ricercatori fanno, però, un’ammissione. Il livello delle tariffe non è messo in rapporto alla qualità del servizio che le persone ricevono. E’ possibile che alcuni Paesi abbiano prezzi più alti. Ma – in compenso – garantiscono una brillantezza di connessione elevata.
L’Italia – che accusa un discreto digital divide, che vede la connessione in mobilità zoppicare in tante località – è sospettata dunque di avere un tariffario vantaggioso a costo di un servizio inferiore a quello di Nazioni più solide nelle infrastrutture di rete.
Aldo Fontanarosa, Repubblica.it