Diminuiscono gli arrivi dei migranti dal mare, con una “contrazione senza precedenti”. E’ quanto sottolineano i Servizi di sicurezza nella ‘Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza’. “L’andamento complessivo dei flussi via mare ha conosciuto, nell’anno di riferimento, una flessione di oltre l’80%“.
“Tale sviluppo – chiarisce la relazione – è̀ da attribuire soprattutto alla rafforzata capacità della Guardia Costiera libica nella vigilanza delle acque territoriali e alla drastica riduzione delle navi delle Ong nello spazio di mare prospiciente quelle coste che, di fatto, ha privato i trafficanti della possibilità di sfruttare le attività umanitarie ricorrendo a naviglio fatiscente e a basso costo. Altrettanto nodale si è rivelato il potenziamento dei controlli a Sud della Libia, specie in territorio nigerino, secondo una strategia di ‘presidio avanzato’ condivisa dalla Ue e convintamente sostenuta dall’Italia”.
SBARCHI OCCULTI – Inoltre, nell’ottica di prevenzione”, è̀ proseguito nel 2018 l’impegno informativo dell’intelligence italiana “in direzione del fenomeno degli ‘sbarchi occulti’, vale a dire le traversate effettuate in elusione dei controlli per evitare l’identificazione dei migranti e favorirne la dispersione sul territorio nazionale” sottolineano i Serviz
“Il fenomeno – spiega la relazione – ha riguardato in primo luogo le partenze dalla Tunisia, dove le progressioni dell’attività di ricerca hanno concorso a delineare ulteriormente attori e dinamiche del traffico, ponendo in luce l’operatività di una ramificata rete criminale di prevalente matrice tunisina con basi e referenti in territorio nazionale”.
I FLUSSI – Infine, “serrata vigilanza è stata riservata al rischio di infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori” sottolineano gli 007. “Più volte segnalato sul piano informativo – rileva la relazione – tale pericolo è̀ stato confermato da sviluppi investigativi che hanno attestato l’utilizzo – peraltro sporadico e non strutturale – dei canali dell’immigrazione clandestina per il trasferimento in Europa di estremisti sub-sahariani”.
“Significativo, al riguardo – sottolinea la relazione – l’arresto a Napoli, rispettivamente nell’aprile e nel giugno, di due cittadini gambiani ritenuti affiliati alla formazione di al Baghdadi, giunti via mare dalla Libia dopo un periodo di addestramento in un campo gestito da Daesh nel deserto libico”.
Adnkronos